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Ucraina, Landini: non si deve arrivare a terza Guerra mondiale

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Ucraina, Landini: non si deve arrivare a terza Guerra mondiale
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“Bisogna bloccare questa guerra. E non bisogna arrivare alla terza guerra mondiale”. Lo ha detto Maurizio Landini, segretario generale della Cgil, a margine della manifestazione di Eurocities a Firenze a sostegno del popolo dell’Ucraina.

A proposito della richiesta di no fly zone avanzata dal presidente dell’Ucraina  Zelensky, “mi pare che la Nato – ha osservato Landini – gli abbia già detto di no. La terza guerra mondiale non la vuole nessuno, quindi credo che il problema oggi sia bloccare questa guerra e far partire una trattativa fra Putin, Zelensky, e credo che l’Onu e l’Europa debbano essere i garanti di un accordo che affronti questi temi”. Per Landini “c’è tantissima gente che non vuole la guerra, in Italia, che si sta battendo in questa direzione”, ossia “fermare questa guerra assurda e far prevalere la democrazia: bisogna proseguire fino a quando questo obiettivo non è raggiunto”.

Io penso che noi dobbiamo fare di tutto perché la Russia un giorno torni nell’alveo dei Paesi e delle nazioni con le quali si dialoga, si discute e si riesce a fare cose positive” ha affermato  invece Enrico Letta, segretario del Pd . “La Russia è sempre stata un interlocutore importante – ha proseguito – del nostro Paese e dell’Unione Europea. Dal 2014 in poi, da quella sciagurata annessione della Crimea e a quella sciagurata invasione del Donbass in Ucraina, le cose purtroppo sono cambiate. Io rimpiango la situazione precedente. Rimpiango quando la Russia faceva parte del G8 e quando la Russia ospitava il G20 e stava dentro gli organismi internazionali. Dal 2014 in poi le cose sono disastrosamente cambiate”.

“Bisogna resistere far sì che ci sia il tempo perché le sanzioni facciano il loro corso, perché le sanzioni metteranno in ginocchio Putin e la Russia di Putin, sono sicuro di questo”  ha aggiunto  Letta. “Bisogna che ci sia il tempo perché questo avvenga e bisogna stare al fianco del popolo ucraino”, ha detto Letta. A chi gli chiedeva se ritenga necessario inasprire le sanzioni, Letta ha risposto: “Quello che è necessario, si farà”, “bisogna che gli europei si assumano responsabilità per riuscire a dare risposte ancor più forti rispetto a quanto fatto finora rispetto alla guerra in Ucarina”.