Prato, con un programma caratterizzato dalla valorizzazione del patrimonio museale, dalla promozione delle relazioni con il territorio, da progetti di grandi artisti internazionali, dall’attenzione alla ricerca e all’accessibilitĂ a tutti i pubblici, il neodirettore Stefano Collicelli Cagol, ha presentato le attivitĂ 2022 del Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci di Prato.
L’occasione è stata anche il contesto per inaugurare ‘Il giardino dell’arte. Opere, collezioni’, la prima mostra a cura del neodirettore in cui il Centro e il giardino, vengono intesi “non soltanto come luoghi di cura e ristoro ma anche come spazi della meraviglia in cui immergersi nella bellezza in tutte le sue forme. Paragonare Centro e giardino sottolinea il ruolo dell’arte come elemento essenziale per una comunitĂ , e risponde al bisogno di confrontarsi con forme e immaginari nati in momenti storici complessi come quello che stiamo vivendo”.
In podcast le voci del presidente del Centro Pecci Lorenzo Bini Smaghi e del nuovo direttore Stefano Collicelli Cagol.
Il programma culturale del Centro Pecci per il 2022 non presenta solo mostre, ma rivela un’attenzione particolare della nuova direzione a tutte le attivitĂ : il Cinema-Auditorium, il Bistrot, il Ristorante, la biblioteca e l’archivio, il bookshop, lo spazio Urban Center e i due Laboratori Didattici “vanno a comporre una istituzione complessa, aperta alla cittĂ e alla partecipazione, che permette a differenti tipi di pubblico di fruire di una offerta museale differenziata”. Allo stesso tempo, si sta lavorando per esporre una selezione di opere dalla collezione del Centro Pecci in modo permanente.
L’obiettivo principale resta quello di affermarsi come un centro di riferimento nazionale e internazionale per la creativitĂ contemporanea, ma anche di coinvolgere in modo attivo la comunitĂ facendo del museo uno spazio comune.