Una Pasqua a Firenze con strutture ricettive prenotate al 77% e 120mila pernottamenti attesi. È quanto emerge dall’indagine del Centro studi turistici condotta su un campione di 108 strutture ricettive nelle scorse settimane.
Pasqua 2022 sarà la prima dopo oltre due anni con i turisti che tornano nel capoluogo toscano e nella nostra regione. Le restrizioni Covid sono state per la gran parte eliminate e l’weekend festivo è la prima vera occasione per tornare a visitare Firenze. Il movimento previsto per le vacanze pasquali sarà essenzialmente di turisti italiani con il 63,1% delle presenze, ma è prevista anche una quota significativa di domanda estera (europea) con oltre 45mila pernottamenti stimati. Per gli stranieri, i principali flussi sono francesi, tedeschi, britannici, spagnoli, olandesi, svizzeri e austriaci. Ancora marginali i flussi dei turisti extraeuropei: l’unica eccezione rilevante è data da statunitensi e canadesi.
“Dopo le restrizioni degli ultimi due anni e in un momento drammatico per la situazione internazionale, la Pasqua 2022 fa intravedere un periodo di ripresa per il turismo fiorentino – ha detto l’assessore al turismo Cecilia Del Re -. Lo conferma l’indagine del Centro studi turistici che conforta le indicazioni arrivate dagli operatori turistici, che già nelle scorse settimane avevano registrato un aumento significativo delle prenotazioni per la maggior parte dal mercato italiano. ”
A livello nazionale, invece, saranno circa 14 milioni gli italiani in viaggio per le festività di Pasqua. Di questi, 1 su 4 (24,9%) approfitterà della vicinanza con il 25 aprile per allungare la vacanza. Questi dati emergono da un’indagine di Federalberghi. L’89,5% resterà in Italia, mentre il 10,5% sceglierà una località estera. Le mete preferite per i viaggiatori che resteranno in Italia saranno il mare (28,9%), le città d’arte (28,7%), la montagna (16,4%). Per chi che invece si recherà all’estero, vincono le grandi capitali europee (57,8%). Il turismo si conferma un driver eccezionale per l’economia del territorio creando un giro di affari di 7,06 miliardi.