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🎧 Scuola: a Firenze sciopero dei docenti per rinnovo contratto e quiz Invalsi

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🎧 Scuola: a Firenze sciopero dei docenti per rinnovo contratto e quiz Invalsi
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Sciopero generale del sindacalismo di base nel mondo della scuola per l’intera giornata di oggi. La mobilitazione riguarda il personale docente, educativo e Ata delle scuole di ogni ordine e grado. Le manifestazioni territoriali si sono svolte a Firenze davanti all’ufficio scolastico regionale e a Pisa.

In podcast l’intervista di Chiara Brilli ai Cobas sullo sciopero dei docenti della scuola a Firenze. 

Lo sciopero generale della scuola, per l’intera giornata di oggi, è stato indetto da Cobas, Cub, Unicobas, Usb e Cobas Sardegna. Tra i motivi della protesta, spiegano i docenti, i quiz Invalsi e il sistema nazionale di valutazione, il ‘decreto scuola’, il taglio dello 0,5% del pil delle spese per l’istruzione previsto dal Def 2022 a fronte di un aumento delle spese per le armi, il rinnovo del Ccnl scaduto da più di due anni, la mancata riduzione del numero di alunni per classe e il mancato potenziamento degli organici docenti ed Ata.

“Ci sono varie questioni aperte che riguardano la nostra categoria – spiega Federico Gattolin dei Cobas – che si sono ulteriormente arricchite con gli ultimi provvedimenti del Governo che suscitano grandissima preoccupazione e opposizione da parte nostra. Tra questi la presa in giro del mancato rinnovo contrattuale, la mancanza di logiche per la riduzione del numero di alunni per classe. Nelle previsioni del Governo c’è di far uscire dalla scuola 10mila persone nei prossimi anni che non saranno sostituiti. Il ministro Bianchi dice che assumeranno 70mila nuove docenti, ma non è vero, perché si tratta della stabilizzazione di 70mila persone, che già lavorano nella scuola, ma sono precarie. Quindi non assumeranno nessuno”. Lo sciopero è anche legato alla guerra in Ucraina e alle spese militari. “Tutto questo – aggiunge Gattolin – accade mentre ci sono soldi per andare ad ammazzare, ma non ce ne sono per la sanità e per la scuola, e questo è un problema molto serio”.