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🎧 Lavoro, Toscana: firmato protocollo per sviluppo e occupazione in Valdarno

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🎧 Lavoro, Toscana: firmato protocollo per sviluppo e occupazione in Valdarno
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Reinserire i lavoratori disoccupati nel Valdarno. La soddisfazione del Comune di Cavriglia (Arezzo), da cui partì la proposta del protocollo, un anno fa.

Continua l’impegno nel lavoro della Toscana. Firmato in Regione un protocollo assieme ai 14 Comuni del Valdarno Fiorentino ed Aretino, per arginare le conseguenze della vertenza Bekaert e instaurare una sorta di modello, esportabile, anche per altre realtà. La storia della Bekaert non deve più accadare e questo protocollo mira a tutelare le lavoratrici e i lavoratori e la loro reintroduzione nel mercato occupazionale.

In podcast l’intervista all’assessora al lavoro regionale Alessandra Nardini e al consigliere per il lavoro Valerio Fabiani, a cura di Lorenzo Braccini. 

L’idea è nata nel maggio del 2021 dalla giunta comunale di Cavriglia, a seguito della crisi in cui versava la multinazionale Bekaert, che poi ha chiuso i battenti. L’obiettivo, poi raggiunto, era quello di riassorbire i lavoratori rimasti senza un impiego. Rimetterli a lavoro nei cantieri in via di definizione tra Valdarno Fiorentino e Aretino. Inoltre, questo protocollo prevede anche l’impegno di tutte le amministrazioni coinvolte a segnalare le necessità occupazionali che emergeranno in Valdarno, legate, in particolare, ai lavori connessi ai fondi del PNRR in arrivo.

“Questo protocollo riunisce le intenzioni degli enti – afferma Giulia Mugnai, sindaca di Figline Valdarno -, dei soggetti coinvolti che sono i sindacati, le categorie economiche e anche tutti i Comuni del Valdarno e della Valdisieve. Tutti hanno aderito a questo protocollo perchè è l’unico strumento che abbiamo facendo sinergia fra tutti i soggetti coinvoli per, in primo luogo, trovare una risposta alla ricollocazione di tutti i lavoratori ex beakaert. Molti in questi mesi hanno trovato un reimpiego, ma sono ancora decine quelli coinvolti nella vicenda, quindi a loro dobbiamo dare, in primis una risposta, un’opporunità per ritrovare lavoro sul territorio.”

“Ma questo protocollo serve anche e soprattutto – continua Mugnai -, come Comune lo abbiamo sempre sottolineato, per ribadire l’impegno sulla reindustrializzazione. Il sito oggi è all’abbandono da alcuni anni e questo non possiamo permettercelo perchè è uno dei siti più centrali, all’interno del nostro tessuto urbano. Serve un investimento credibile che lo faccia ripartire sotto il profilo industriale. Questo potrà portare rilancio allo sviluppo della vallata, ma anche altre opportunità di lavoro. Noi avevamo lì 318 posti di lavoro e ci siamo sempre dati l’obiettivo di riportare a Figline e Incisa quel numero di posti di lavoro. Questo significa salvare un territorio intero dalla desertificazione”, conclude la sindaca di Figline Valdarno.

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