Lun 23 Dic 2024
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ToscanaCulturaUffizi, Schmidt: "più personale, altrimenti si chiude"

Uffizi, Schmidt: “più personale, altrimenti si chiude”

Il direttore degli Uffizi all’ANSA parla di situazione e dice “impossibile rimandare”. Alle Gallerie  un luglio da record, con 427.856 visitatori, mai così tanti nella storia del museo. E a  Ferragosto quasi 43 mila persone nel weekend festivo con tutto che il 15 si poteva entrare soltanto a Boboli.

Da una parte le code e la folla, che segnano il ritorno in massa dei turisti nei musei italiani, dalla  dalla Galleria Borghese a Pompei, agli Uffizi. Dall’altra il pericolo che con questi numeri sia impossibile reggere, considerata la carenza di personale.

A lanciare l’allarme, il direttore della Galleria degli Uffizi Eike Schmidt.  Va fatto subito, “altrimenti si chiude”. I musei, dice Schmidt, “la riforma ha cambiato in meglio tante cose, ma le piante organiche dei musei autonomi rimangono di pertinenza dell’amministrazione centrale e i direttori manager su questo non hanno potere di intervento”.

“Quella delle risorse umane è la sfida più grande che si troverà ad affrontare chiunque col nuovo governo dovrà occuparsi della politica per la cultura”, ribadisce Schmidt all’ANSA.  “In un periodo in cui l’offerta museale cresce e i visitatori tornano ad aumentare, il numero degli addetti nei musei continua a contrarsi”, fa notare, rivelando di aver appena ricevuto una circolare del Mic che riduce di un ulteriore 9% l’organico delle Gallerie degli Uffizi

C’è poi il tema dell’invecchiamento del personale: solo alle Gallerie degli Uffizi dal 2013 al 2022 sono andati in pensione 166 addetti a fronte di 34 nuovi ingressi totali (un numero che tiene conto dei 15 vigilanti vincitori di concorso che arriveranno a Firenze a settembre). Il bilancio in negativo è quindi di 132 unità, delle quali 67 nel settore della vigilanza.

Una carenza drammatica e, secondo Schmidt, “sicuramente condivisa da molti altri musei, archivi, biblioteche” che porta il direttore alla convinzione che “con l’attuale modello non c’è la possibilità di una gestione efficace ed efficiente del personale”.