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Teatro di Rifredi Di Firenze, stagione 2022-2023, la prima sotto l’egida della Fondazione Teatro Della Toscana

Firenze, il Teatro di Rifredi continua a essere, anche all’interno del Teatro della Toscana, quello che è stato fino a oggi: “Un vivace centro di cultura contemporanea e un accogliente spazio per artisti e spettatori, con un costante impegno nello sviluppo della creatività contemporanea a stretto contatto con la scena e nella conservazione del repertorio e dei progetti a esso connessi”.

Il Teatro di Rifredi, presenta quindi un cartellone di 20 spettacoli (11 produzioni e 9 ospitalità) che confermano e rafforzano la sua storicizzata identità artistica, il suo riconosciuto e riconoscibile dinamismo, la sua centralità nella geografia teatrale della città di Firenze e soprattutto la sua identità di spazio della creatività contemporanea.

Una contemporaneità fatta di nuove drammaturgie (con un occhio vigile su quelle straniere), di originali rivisitazioni di classici e di apprezzate contaminazioni tra teatro e letteratura. Senza tralasciare selezionate incursioni nei territori del teatro visivo, gestuale e musicale.

La stagione 2022-2023 del Teatro di Rifredi si inaugura il 12 ottobre con L’amico ritrovato di Fred Uhlman, adattato da Josep Maria Miró, tradotto e diretto da Angelo Savelli, con Federico Calistri, Mauro D’Amico, Roberto Gioffré. Miró, autore di quel Principio di Archimede che torna nuovamente in stagione ad aprile, è uno dei drammaturghi di riferimento del Teatro di Rifredi quanto a promozione della drammaturgia contemporanea internazionale, insieme a Eric-Emmanuel Schmitt, Nicolas Buysse, Fabrice Murgia, Fabio Zenoni, presenti anche in questa stagione, e Sergio Blanco, Remi De Vos e Abel Melo con i quali continua una collaborazione.

Dopo Misericordia, Emma Dante è nuovamente al Teatro di Rifredi, in prima regionale, con Pupo di zucchero, da Giambattista Basile. Lino Musella presenta il suo Tavola Tavola, Chiodo Chiodo… da Eduardo De Filippo. Scrive in scena e per la scena Angelo Savelli, specializzato in trasposizioni per il teatro di opere letterarie, sia per un largo pubblico, come nel caso di Eric-Emmanuel Schmitt, con protagonista Lucia Poli, e di Giancarlo Pastore, che per quello scolastico, come per I promessi sposi.

La contemporaneità è fatta di nuove drammaturgie, come Vuccirìa Teatro con Immacolata Concezione; La tragica storia del Dottor Faust da Marlowe, regia di Giovanni Ortoleva, in prima regionale; Cirano deve morire da Rostand, regia di Leonardo Manzan, in prima regionale; La beffa del grasso legniaiuolo da testi quattrocenteschi, regia di Andrea Bruno Savelli, Draculazionismo di Alessandro Riccio in prima nazionale.

Conferma l’identità artistica del Teatro di Rifredi l’attenzione alla contaminazione tra teatro e musica rappresentata da Rimbamband con Manicomic, regia di Gioele Dix e da Primital Brothers con The Primitals, regia di Yllana.

La consueta attenzione alle famiglie è confermata dalle Domeniche delle famiglie. Due le prime nazionali, entrambe di Andrea Bruno Savelli: E la favola insegna che… Al Lupo, Al Lupo!, E la favola insegna che… La volpe e l’uva.

E la prossima estate torna Walking Thérapie di Nicolas Buysse, Fabrice Murgia, Fabio Zenoni, con Gregory Eve e Luca Avagliano.

C’è poi da considerare la ormai storicizzata e ampia proposta di spettacoli per le scuole con ben 6 produzioni specificatamente pensate per integrarsi organicamente con i programmi didattici.

Complessivamente ci saranno dunque al Teatro di Rifredi 129 aperture di sipario, di cui ben 92 per spettacoli di produzione e 37 per le ospitalità.

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