La scorsa notte si è verificata un’ aggressione ai danni di alcuni agenti nel carcere La Dogaia di Prato. A denunciare l’accaduto il Sindacato Autonomo della Polizia Penitenziari (Sappe).
“Un detenuto, già noto per i suoi comportamenti aggressivi, mentre veniva accompagnato nella detenzione di isolamento, si scagliava contro i preposti di polizia in servizio nel reparto media sicurezza”. Queste la denuncia del sindacato Sappe.
Secondo quanto riportato, il detenuto avrebbe strappato “a morsi il guanto a uno degli agenti” e poi avrebbe cercato “di colpirli con un bastone di ferro, ricavato da una finestra sfasciata dallo stesso prima di essere placato. Solo grazie al professionale intervento di altro personale di polizia penitenziaria si è evitato il peggio”.
A seguito della colluttazione, per tre agenti 7 giorni di prognosi. “La brutale aggressione è sintomatica della diffusa insofferenza di una buona parte dei detenuti al rispetto delle regole – denuncia il segretario generale del Sappe Donato Capece -. Oggi in carcere i detenuti sono convinti di fare quel che vogliono, e di poter aggredire i poliziotti soprattutto, perché non ci sono regole certe che stroncano queste inaccettabili violenze”.
Capece prosegue nella dichiarazione invitando il governo a compiere dei cambiamenti. “Al nuovo ministro della Giustizia che verrà chiedo di avere quel coraggio che non hanno avuto i loro predecessori nel modificare l’insostenibile e pericolosa situazione delle carceri italiane”.