Lun 23 Dic 2024
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È tornata l’ora solare, Terna: l’ora legale in sette mesi ha fatto risparmiare 190 milioni di euro alle bollette degli italiani

Firenze, nella notte tra sabato 29 e domenica 30 ottobre è cessato il periodo dell’ora legale ed è stata ristabilita l’ora solare che durerà fino a marzo. Le lancette dell’orologio sono quindi tornate indietro di un’ora.

Ma c’è già chi vorrebbe che il cambio da ora solare a legale restasse per tutto l’anno: la Società Italiana di Medicina Ambientale (Sima) e Consumerismo No Profit hanno infatti raccolto 256.000 firme per chiedere questo.

I promotori di questa iniziativa sostengono che, con questi prezzi dell’energia, nel 2023 si risparmierebbe due miliardi e mezzo di euro. Per questo chiedono alla premier Meloni di prolungare l’ora solare almeno per un mese, a titolo sperimentale.

Nei 7 mesi di ora legale, secondo Terna, il sistema elettrico italiano ha risparmiato circa 190 milioni di euro perché dal 27 marzo ha beneficiato di minori consumi per 420 milioni di kwh, pari al valore di fabbisogno medio annuo di circa 150 mila famiglie.

Questo ha consentito una riduzione delle emissioni di CO2 in atmosfera, pari a 200mila tonnellate. Dal 2004 al 2022, secondo Terna il minor consumo di energia elettrica per l’Italia dovuto all’ora legale è stato complessivamente di circa 10,9 miliardi di kWh e ha comportato un risparmio per i cittadini di circa 2 miliardi di euro.

Per questa ragione, la Società Italiana di Medicina Ambientale (Sima) e Consumerismo No Profit in poche settimane hanno raccolto 265.000 firme a una petizione per il mantenimento dell’ora legale.

“Siamo oramai a numeri da proposte di Referendum Popolare – spiegano il presidente Sima, Alessandro Miani, e il presidente di Consumerismo, Luigi Gabriele – A questo punto non escludiamo di percorrere formalmente questa strada, dato che è stata appena varata la piattaforma digitale per la sottoscrizione dei Referendum abrogativi”.