Lun 23 Dic 2024
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Colle V.E, Cristalleria RCR: a rischio 500 posti lavoro per aumento costi energia

Lo rendono note le RSU della RCR, secondo cui “una delle soluzioni sarebbe a la possibilità di poter usufruire dell’energia prodotta dalla centrale idroelettrica sul fiume Elsa”

300 dipendenti diretti e 200 dell’indotto: sono i posti di lavoro a rischio presso la  Rcr Cristalleria Italiana di Colle Val d’Elsa (Siena) che è in grave difficoltà a causa della crisi energetica e del forte aumento delle bollette.

Lo rende noto la Rsu dell’azienda. “La Rsu è consapevole di operare in un’azienda che ha praticato il percorso della transizione ecologica – aggiunge in una nota -, producendo l’unico cristallo ecologico con un processo produttivo totalmente elettrificato. In questo periodo tale situazione virtuosa si sta rivelando comunque insufficiente, in quanto Rcr è un’azienda fortemente energivora che ha sestuplicato i propri costi industriali in virtù degli aumenti incontrollati dei costi energetici”

Per la Rsu “una delle soluzioni sarebbe a portata di mano, come la possibilità che RCR  usufruisca dell’energia prodotta dalla centrale idroelettrica sul fiume Elsa, totalmente pulita e che porterebbe benefici percentualmente significativi al fabbisogno dell’azienda. Potrebbe essere un elemento importante per tutto il territorio, come riconosciuto dalla Regione Toscana che ha approvato il progetto di rimettere in moto la centrale da più di un anno”.

“Siamo a conoscenza – si osserva ancora – che appositi test tecnici effettuati nel mese di agosto, ovvero nel periodo di maggior siccità, sono stati estremamente positivi e quindi non riusciamo a capire quali siano le motivazioni per opporsi alla realizzazione del progetto. Non vorremmo che ciò fosse dettato da posizioni pregiudiziali, non giustificato da ragioni legate alla fattibilità strutturale o alla sua sostenibilità, mettendo inutilmente a rischio la continuità aziendale e la tenuta occupazionale della Rcr. A tale proposito chiederemo agli organi competenti, congiuntamente alle nostre strutture sindacali, un incontro per approfondire la nostra conoscenza del progetto e le sue ricadute”.