Livorno, arriva Banksy Realismo Capitalista, la mostra che porta nella città portuale fino al 19 marzo 2023 una selezione delle opere dell’artista inglese conosciute in tutto il mondo per la loro carica dirompente e per i loro messaggi trasversali, politici e sociali, capaci di interpretare con i tratti veloci e intuitivi della street art la realtà complessa dei nostri tempi.
A fare visite in città presso i Bottini dell’Olio una ricca selezione di opere, tra cui alcuni dei lavori più noti di Banksy come Girl with Balloon, da tutti conosciuta come “la bambina con il palloncino rosso” e Love is in the Air, il “lanciatore di fiori”. La rassegna, organizzata dal Comune e MetaMorfosi Eventi, tratta per la prima volta Banksy come se fosse un grande artista classico. Grazie a una collezione di pezzi originali e autenticati, gli spettatori possono addentrarsi nell’immaginario artistico di un autore che ormai da oltre un ventennio attraversa la scena culturale mondiale e che ha scelto anche gli attuali scenari di guerra come palcoscenico per i suoi messaggi artistici, mostrando ancora una volta la sua capacità di stare in mezzo al presente.
“Un’altra grande mostra – dichiara il sindaco Luca Salvetti – approda a Livorno. Dopo quella su Modigliani che ha registrato 110mila presenze in tre mesi, Livorno ospita le opere del maggiore esponente mondiale della street art, l’artista Banksy, la cui identità è sconosciuta, anche se si presuppone che sia inglese e sia nato a Bristol nel 1974. Banksy ha un grande appeal sui giovani e sono certo che molti di loro si recheranno a visitare la mostra. Per questo l’amministrazione comunale ha deciso di organizzare, a corollario della mostra, una serie di eventi che coinvolgano giovani, appassionati di street art e gallerie”. Si può ormai dire, viene fatto infine fatto notare, che la città di Livorno abbia una tradizione consolidata di street art, “visto che i muri dei quartieri della Venezia, Pontino, Borgo e anche via Roma, sono decorati con splendide opere alcune commissionate, altre improvvisate da artisti sconosciuti”.