Firenze, in un clima di rincari di prezzi e tariffe che si abbatteranno sulle prossime festivitĂ , secondo il Codacons, due cittĂ toscane, Grosseto e Livorno, guidano la classifica dei maggiori rincari per le bevande alcoliche.
Questo sarebbe quanto emerge dalla mappa dei rincari delle feste delineata dal Codacons, ottenuta rielaborando gli ultimi dati definitivi dell’Istat sull’inflazione.
I brindisi più cari, quindi si faranno in Toscana: la classifica dei rincari per le bevande alcoliche (vini, spumanti, liquori, ecc.) è guidata infatti da Grosseto e Livorno (+10,2%) seguite da Modena (+9,9%) e Avellino (+9,8%).
L’indagine dei consumatori, per capire quali saranno le cittĂ italiane che risentiranno maggiormente degli aumenti dei prezzi al dettaglio per quelle voci tipiche delle feste di fine anno (beni alimentari, bevande alcoliche, abbigliamento e ristoranti) mette invece Cosenza in testa alla classifica delle cittĂ con i maggiori aumenti alimentari a Natale: nella cittĂ calabra i prezzi dei prodotti alimentari aumentano del 17,4% rispetto allo scorso anno; in seconda posizione si colloca Olbia (+16,6%), seguita da Catania (+16,4%), Grosseto (+16,2%), Viterbo, Macerata e Pistoia (+16,1%), Imperia (+16%).
I prodotti di abbigliamento si confermano anche quest’anno tra i regali preferiti dagli italiani da destinare ad amici e parenti, evidenzia il Codacons: per tali beni i rincari piĂą forti si registrano a Imperia (+8,3%) seguita da Belluno (+7%), Piacenza (+6,8%) e Macerata (+6,4%).
Chi decide invece di regalare elettrodomestici e prodotti per la casa, spende il 10,2% in piĂą a Roma, Arezzo e Livorno, cittĂ che registrano i maggiori incrementi per tale tipologia di regali.
Ultima nota dolente, rileva l’associazione dei consumatori, i ristoranti: gli aumenti piĂą sostanziosi investiranno chi sceglierĂ di passare Natale o Capodanno seduto al tavolo di un ristorante a Viterbo, dove i listini dei menu aumentano in media del 12,4% rispetto allo scorso anno; al secondo posto Cosenza con un +11%, seguita da Trento (+10,5%), Olbia (+10,3%) e Palermo (+10,1%).