Toscana, accogliere e sostenere le persone senza dimora e in situazione di grave marginalità: con questo obiettivo nasce alla stazione di Grosseto l’Help center.
L’Help center rientra nella rete coordinata dall’Osservatorio nazionale della solidarietà nelle stazioni (Onds), progetto di Fs Italiane e Anci, che conta, ad oggi, 19 Help center in altrettanti terminal ferroviari.
Un progetto reso possibile dalla collaborazione tra Ferrovie dello Stato Italiane e Coeso Società della salute, con il supporto del Comune di Grosseto e della Regione Toscana.
L’Help center di Grosseto, che in Toscana si affianca a quello della stazione Santa Maria Novella di Firenze e della stazione di Pisa San Rossore, si trova in piazza Marconi 11, all’interno di locali concessi in comodato d’uso gratuito dal Gruppo Fs.
Lo scopo del centro
L’Help center offrirà servizi di ascolto, orientamento e presa in carico di persone senza dimora e adulti in condizione di grave emarginazione sociale. Il centro sarà aperto quattro giorni a settimana, per tre ore al giorno, la mattina o il pomeriggio. Nelle prossime settimane saranno comunicati gli orari definitivi di apertura e i contatti.
Si stima che nella sola città di Grosseto siano presenti circa 60 persone senza dimora, molte delle quali non accedono ai servizi “a bassa soglia” presenti sul territorio. L’Help center di Grosseto promuoverà anche una serie di altre attività come laboratori di alfabetizzazione informatica e di lingua italiana per stranieri di livello base.
Le dichiarazioni di Serena Spinelli
“Si tratta di una novità importante – sottolinea Serena Spinelli, assessore regionale al sociale – in un luogo particolare: la piazza di una stazione ferroviaria, da sempre luogo di passaggio, dove gravitano anche persone che vivono una situazione di grave marginalità sociale. Il nuovo Help center servirà per indirizzare queste persone nei percorsi territoriali gestiti dal sociale”.
“Quello che vogliamo -conclude Spinelli- è creare dunque una rete di aiuti, che provi, oltre a dare un aiuto concreto, anche ad indirizzare queste persone verso forme di recupero che sono fondamentali in un momento in cui la povertà è la marginalità sono in aumento in ogni parte del mondo”