Vino – “Sono molto orgoglioso, come presidente della Regione, per questa settimana del vino che ci consente di passare in rassegna la multiforme eccellenza di questo prodotto.
Attraverso il vino e in particolare il vino di qualità vengono promossi, di fatto, tutti i prodotti agroalimentari e si riesce a favorirne l’esportazione. Attraverso l’export del vino, il made in Italy e in particolare il made in Tuscany è ormai diventato un valore forte della crescita del prodotto interno lordo del nostro Paese. La Toscana, in questo senso, può mettere in campo un vino di notevole qualità che ha alle spalle una storia antica anche in fatto di tutela. Non a caso il Granducato fu il primo Stato al mondo a prevedere delle norme a tutela della produzione e della qualità. Nel 1716 il granduca Cosimo III fissò con un decreto l’area di produzione del Chianti, oggi Chianti Classico, istituendo nello stesso anno una congregazione di vigilanza sulla produzione.
Ringrazio la vicepresidente Saccardi, il suo assessorato all’Agricoltura, lo staff, tutti coloro che hanno preso possibile, anche quest’anno, questa importante iniziativa. E proprio da qui posso dire che finché alla guida della Toscana ci sarò io, ci saremo noi, nessun marchio che induce alla confusione o al fraintendimento sulla qualità e sulla produzione del vino toscano potrà circolare sul nostro territorio. Il vino fa sangue, si diceva una volta, sempre che alla quantità si preferisca la qualità. Ma anche l’educazione al consumo, direi, fa parte della tradizione popolare toscana”.