Lun 23 Dic 2024
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Aggressione al Michelangelo, il comunicato del collettivo “Studenti Uniti Michelangelo” (SUM). Manifestazione martedì 21

Firenze, sulla vicenda dell’aggressione al Liceo Michelangelo, arriva in redazione un comunicato del SUM nel quale gli studenti danno “la reale versione dei fatti”.

Il racconto deell’aggressione degli studenti del SUM: “Stamattina, sabato 18 febbraio 2023, un gruppo di fascisti appartenenti ad Azione Studentesca e Casaggì si sono presentati davanti alla nostra scuola col pretesto di volantinare. L’ormai rituale cestino è stato posizionato davanti all’ingresso, per fare in modo che nessuno potesse anche solo guardare ciò che provano a diffondere. Alla vista del dissenso degli studenti della scuola quattro di quei ratti hanno spintonato con violenza uno dei ragazzi e a questi si sono poi uniti altri quattro squadristi, che aspettavano di poter picchiare un gruppo di giovani. A quel punto si è quindi fatta palese la loro vera intenzione: un’aggressione squadrista in piena regola”.

Il 21 febbraio, alle 18, ai giardini di viale Malta una manifestazione studentesca, con corteo, a Firenze contro “contro le aggressione fasciste del Pascoli e del Michelangiolo perpetrate dai giovani di Fdi”.

Lo rende noto Potere al popolo che “aderisce e rilancia” l’iniziativa. “Studenti e studentesse autorganizzate fiorentine – si legge in una nota – organizzeranno una manifestazione per condannare l’atto di violenza squadrista che ha avuto luogo sabato 16 febbraio e pretendere la chiusura dei covi fascisti. A seguito di una serie di aggressioni portate a termine da militanti di Azione Studentesca (branca studentesca di Fdi) ai danni di studenti medi in alcuni istituti fiorentini (Pascoli e Michelangelo) riteniamo necessario mobilitarsi per esprimere solidarietà alle vittime di tali agguati e ribadire come non sia permissibile il reiterarsi di gesti simili e quindi la presenza di formazioni neofasciste fuori dalle scuole”.

“È necessario sciogliere le organizzazioni neofasciste – si legge ancora – e chiudere tanto CasaPound quanto Casaggì Firenze”.