Dom 24 Nov 2024
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ToscanaEconomiaFiaip, il mercato immobiliare fiorentino vive di vendite

Fiaip, il mercato immobiliare fiorentino vive di vendite

I dati presentati dal Fiaip evidenziano uno sviluppo del mercato immobiliare fiorentino. Resta, però, il problema degli affitti

Secondo quanto riportato dal rapporto sul mercato immobiliare presentato oggi, 27 giugno, dalla Fiaip, nell’anno 2022, nella sola provincia di Firenze, i contratti di compravendita delle abitazioni hanno registrato un +3,5% rispetto al 2021, mentre i prezzi sono aumentati del 5%.

Sul fronte degli affitti, le locazioni sono cresciute dell’8,3%, mentre i prezzi medi dei canoni hanno visto un nuovo incremento del 5,2%.

Il rapporto Fiaip, illustrato a Firenze da Maria Pollicina, presidente Fiaip di Firenze e Pistoia, alla presenza, tra gli altri, dell’assessore comunale alla casa Benedetta Albanese,ha sottolineato che “nel territorio fiorentino l’andamento del mercato immobiliare residenziale si è rivelato molto positivo, mostrando nella prima parte del 2022, fino a dopo l’estate, una notevole vivacità per le numerose transazioni rispetto all’anno precedente, mantenendo i prezzi in generale stabili e generando qualche cenno di rialzo per alcune tipologie di immobili più richiesti”.

Per quanto riguarda le vendite, si evidenzia l’aumento delle richieste di alcune precise tipologie di immobili, come quelli con la presenza di una stanza da utilizzare per l’attività lavorativa e di spazi all’aperto.

Il presidente di Fiaip Toscana Simone Beni ha, infiatti, evidenziato quanto influenti siano le caratteristiche di cui sopra notando che “gli immobili privi di tali caratteristiche restano al di fuori del circuito delle vendite”.

Continua, inoltre, la Pollicina: “da ottobre abbiamo visto un lieve rallentamento con scarsità di immobili immessi sul mercato ma ancora con una domanda costante”.

Sul fronte degli affitti, ha osservato, “la domanda è stata altissima con una risposta del mercato con offerta scarsa e prezzi alle stelle che ha creato non pochi disagi. Ciò è determinato della poca propensione da parte dei proprietari ad adottare contratti di locazione del tipo 4+4 o 3+2, preferendo affitti brevi o immettendo il proprio immobile nel circuito degli affitti turistici”.

Secondo il monitoraggio Fiaip, ha concluso la Pollicina, “l’enorme richiesta di immobili in locazione ha però generato un notevole interesse da parte di investitori italiani ed esteri che hanno visto nuovi e positivi sviluppi economici soprattutto nel comparto turistico”.

 

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