Ven 22 Nov 2024
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ToscanaCulturaUffizi, il nuovo direttore Verde: "Ne faremo il primo museo in Italia"

Uffizi, il nuovo direttore Verde: “Ne faremo il primo museo in Italia”

Due i momenti topici del passaggio del testimone da Eike Schmidt a Simone Verde: la scoperta della targa dell’Auditorium intitolata, da oggi, al compianto Antonio Paolucci, e la consegna simbolica delle chiavi delle Gallerie degli Uffizi. Verde: “Ne faremo il primo museo italiano”.

Il nuovo direttore parte di slancio, con progetti ambiziosi, in gran parte andando a completare quelli già avviati da Schmidt. Si torna a mettere al centro l’immagine storica e unitaria delle Gallerie, senza dimenticare gli apparati digitali per ottimizzare la fruizione del Museo, compresa la reggia di Pitti. Obiettivo: portare gli Uffizi a esprimere la loro vocazione naturale, facendone il perno, “il polo del sistema museale nazionale, inteso – ha detto Verde – tanto in senso scientifico che politico culturale”. Sul primo fronte, grazie al lascito di Fabrizio Paolucci del fondo bibliografico del padre, sarà fondato un “centro di studi museali che avrà sede a Boboli e che punta a divenire un riferimento scientifico e intellettuale di livello internazionale”. Si lavorerà poi per ricostituire le testimonianze storiche, sulla costruzione di nuovi sezioni tematiche come quella sul Tesoro dei Granduchi, per valorizzare, insomma, la funzione del complesso museale attraverso le sue collezioni. “Un vero bagno iniziatico” che non scorda la gestione del grande flusso turistico, ormai cinque milioni di visitatori. Si annunciano passi avanti tra cui la smaterializzazione dei biglietti e apparati smart di mediazione digitale. “Stiamo lavorando – ha proseguito Verde- anche per un’apertura serale settimanale e per portare a termine i cantieri di Boboli, dove si faranno ‘i depositi aperti’ del mobilio di Pitti una volta svuotate le soffitte”. Nelle intenzioni c’è, inoltre, una sezione che prevede l’esposizione, a ruotare, delle opere meno note della storica residenza.

Incalzato sulla Loggia Isozaki, Verde risponde: “non è di mia competenza, non intendo commentarla. Ma si può dire che ci stiamo approcciando in modo sbagliato, era stata pensata per altri numeri (turisti) ben inferiori a questi”. Sul “Corridoio Vasariano – ha concluso – a breve sarà comunicata la data di riapertura, il cantiere sta andando bene e la qualità è alta”. E sugli ‘Uffizi Diffusi’, spiega, “rimangono spazi da restaurare, è un progetto che porteremo avanti con le ville medicee di Careggi e Montelupo”.

La stagione di Verde promette fioriture, nomen omen, anche sugli incassi. “L’ anno scorso – così Schmidt salutando – le gallerie hanno festeggiato sessanta milioni di euro di introiti, reinvestiti prontamente per la tutela dei beni artistici, ma non siamo ancora arrivati alla fine della curva – ha sottolineato-, sono sicuro che nei prossimi otto anni, con il mandato di Verde, si raddoppia”.

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