Affitti brevi – Un bed and breakfast, risultato essere completamente abusivo, in quanto ricavato all’interno di uno scantinato, accatastato come magazzino e privo del requisito di abitabilità, e’ stato individuato dal personale del comando provinciale della guardia di finanza di Firenze, in una delle strade più frequentate della città.
La Gdf sta eseguendo una serie di controlli nel settore delle locazioni immobiliari al fine di individuare le irregolarità nel settore degli affitti turistici brevi con particolare riferimento al centro storico cittadino. L’attività di controllo, svolta sulla base dell’analisi dei dati desunti dalle banche dati in uso al corpo opportunamente incrociati con quelli risultanti dalle banche dati del Comune e dagli annunci presenti in rete, ha consentito di rilevare la presenza, si spiega in una nota, di diversi immobili a uso abitativo completamente sconosciuti al fisco ubicati nel centro storico.
Tra questi il b&b risultato essere completamente abusivo. Il gestore, spiegano ancora i finanzieri, lo aveva trasformato in alloggio per turisti, ricavandovi anche una cucina e un bagno, e locato in nero sulle più note piattaforme online di affitti brevi. Sull’immobile in questione, unitamente ai finanzieri, sono intervenuti gli uomini della polizia locale per accertare anche tutte le carenze in tema di sicurezza (umido e in condizioni igienico-sanitarie precarie, l’immobile è risultato sprovvisto di un impianto elettrico e di aerazione a norma).
Inoltre, l’host non comunicava la presenza degli ospiti alla locale questura, contravvenendo agli obblighi di cui al D.M. 7 gennaio 2013, con la conseguenza che richiedeva gli fosse versata l’imposta di soggiorno, ma non la corrispondeva al Comune di Firenze. Pertanto, sia il proprietario dell’immobile che l’host sono stati segnalati per le violazioni commesse sia sul piano urbanistico che edilizio; sono stati, altresì, elevati verbali amministrativi per le violazioni alla normativa di pubblica sicurezza e alle prescrizioni igienico sanitarie. Terminati gli accertamenti, le fiamme gialle fiorentine hanno contestato 30.000 euro di ricavi frutto dell’illecita attività, nonché 3.000 euro di imposta di soggiorno non versata.