‘Accuse infamanti di genocidio a console Carrai e a Cocollini’ per questo motivo L’associazione Italia-Israele di Firenze ha presentato denuncia all’autorità giudiziaria per istigazione alla violenza e diffamazione contro gli attivisti che si ritrovano sotto la sigla ‘Sanitari per Gaza’
“Le parole infamanti di incitamento alla violenza e diffamazione in una nota stampa pubblicata il 7 agosto dai Sanitari per Gaza ripresa anche da alcuni quotidiani riporta testualmente che ‘con le loro dichiarazioni e il loro comportamento Carrai e Cocollini si rendono partecipi e corresponsabili della politica e dei crimini del governo di Israele e li segnaleremo alla Corte Internazionale di Giustizia come fiancheggiatori del genocidio così che siano chiamati a risponderne'”: con queste motivazioni l’associazione Italia-Israele di Firenze ha presentato denuncia all’autorità giudiziaria per istigazione alla violenza e diffamazione contro gli attivisti che si ritrovano sotto la sigla ‘Sanitari per Gaza’
Italia-Israele ritiene tali “parole infamanti e gravemente diffamatorie, funzionali soltanto ad alimentare un clima di odio e violenza inaccettabile. Pertanto, abbiamo presentato stamattina denuncia alle autorità competenti perché possano accertare responsabilità civili e penali”. La denuncia è stata presentata alla stazione dei carabinieri del Galluzzo (Firenze).
Nei volantini ‘firmati’ dai Sanitari per Gaza si parlava di ‘regime di apartheid’ e veniva indicato Netanyahu come ‘criminale di guerra’. “Si tratta di fatti reali e accertati. Il 20 maggio 2024 il procuratore capo della Corte penale internazionale ha chiesto l’arresto del primo ministro di Israele Benjamin Netanyahu per crimini di guerra e contro l’umanità”, replicano i Sanitari per Gaza. Inoltre, aggiungono, “il 19 luglio 2024 la Corte Internazionale di Giustizia ha pubblicato il proprio parere in merito all’occupazione Israeliana dei territori palestinesi ribadendone l’illegalità. Ha inoltre confermato che Israele ha instaurato un regime di apartheid. Si tratta della prima decisione di una Corte internazionale sulle pratiche e le politiche israeliane discriminatorie contro i palestinesi a causa della loro origine. È chiaro dunque che l’odio è insito nella stessa politica israeliana di pulizia etnica e genocidio”.
I Sanitari per Gaza evidenziano poi come sia “paradossale che adesso il console Carrai, rappresentante di una ‘democrazia’ che non rispetta nessuna regola internazionale, voglia stabilire cosa si può affiggere e cosa no nelle bacheche degli ospedali toscani”.