Perfetto punto di incontro fra indie pop e alternative country, Mark Jacob Lenderman scrive semplicemente canzoni, classiche e contemporanee al tempo stesso, con uno stile chitarristico ben riconoscibile e una buona dose di ironia.
Quarto album per il venticinquenne chitarrista di Asheville, North Caroline, già noto come membro dei Wednesday, batterista per Indigo De Souza e co-writer per Waxahatchee. Il disco, registrato in soli 4 giorni, è primo pubblicato da MJ Lenderman per la storica ANTI- .
Da una adolescenza passata alternando il lavoro di giardiniere e gelataio con le notti passate simulare gli assoli di chitarra su Guitar Hero, Lenderman giunge nel tempo a sviluppare un percorso estremamente personale e riconoscibile lungo una line a che unisce il country folk “evoluto” dei Byrds e di Neil Young e i suoi Crazy Horse con le ballate indolenti dei Dinosaur Jr e le sgembe intuizioni “slacker” dei Pavement.
Lo stile, “polveroso” ma particolarmente morbido è perfetto per la narrazione del suo mondo, trattegiato da una serie di ritratti umani perennemente in bilico fra commedia e tragedia, in genere maschi, inadeguati e tormentati dai difficili rapporti personali con l’altro sesso, raccontato con un linguaggio costellato di riferimenti alla pop culture americana, ai cartoon, di citazioni dal “classic rock”, attraverso metafore, giochi di parole e rime davvero insolite. Un disco che non ha un attimo di cedimento, perfettamente fruibile ed intenso dalla prima all’ultima nota, carico di quella densa umanità (forse immaginaria) dell’America più rurale ed autentica.
Accolto entusiasticamente dalla critica musicale, ma non per questo, Manning Fireworks è il nostro “Disco della Settimana“.
