Lo sviluppo alberghiero mette il turbo anche nel capoluogo toscano, in linea con il resto d’Europa dove l’offerta turistica ricettiva è in grande espansione. Sotto la lente finisce questa volta Palazzo Testa, storico immobile di Via Martelli pronto a diventare l’ennesimo albergo in area Unesco.
E’ una tendenza diffusa: costruire, convertire, l’importante è che la parola d’ordine sia “ricettività”. Per non essere ostaggio dell’overtourism, Firenze intende disciplinarlo rispondendo al surplus di domanda con nuovi alberghi, una corsa allo sviluppo che, se solo in Europa vede inaugurare oltre 300 strutture ogni anno, con una prospettiva di 1100 hotel di gamma alta nel 2026 (fonte Europe Hotel Construction Pipeline Trend Report di Lodging Econometrics), nel capoluogo toscano cerca la sua giusta dimensione.
Dopo l’upgrade di un altro albergo a due passi dalla cupola del Brunelleschi – l’Hotel Bonciani ha riaperto a Maggio con un nuovo nome e 33 camere allestite in stile contemporaneo con tanto di proposta ristorativa stellata – adesso tocca a Palazzo Testa, che giganteggia in Via Martelli, vicino a Eataly e sta per cambiare pelle grazie a un accordo tra la proprietà, il Gruppo Mediobanca, e Monge Spa, la società con una storia italiana nel pet food dal’63, che utilizzerà finanziariamente l’immobile, non prima di averlo affidato al restyling dello studio di architettura fiorentino Pucci.
I permessi, si spiega dal Comune, sono antecedenti al 2018 e hanno potuto godere quindi delle numerose proroghe legate alla pandemia. La destinazione d’uso, invece, potrebbe addirittura risalire al blocco amministrativo del 2015. In area Unesco, contando tutti i cantieri in corso, come quello infinito dello storico Majestic in Piazza dell’Unità o quello relativo alla Caserma in San Gallo che un gruppo di Singapore trasformerà nell’ennesima offerta premium, la forbice immobiliare ci dirà, insomma, in che misura il flusso turistico si sposterà verso queste proposte (quasi tutte in fascia alta, ndr), e quanti invece continueranno a preferire le offerte smart degli Airbnb. La ministra Santanché scommette che i secondi potranno avere un argine importante con il rilancio alberghiero. Ma tra incudine e martello paiono rimetterci ancora una volta i cittadini e gli studenti in cerca di un tetto nel centro storico.