Si è tenuta questa mattina l’udienza di convalida in carcere ad Arezzo per Irfan Rana Mohamed, accusato dell’omicidio dell’ex suocera Letizia Girolami, uccisa a colpi di bastone domenica a Foiano della Chiana
Irfan Rana Mohamed viveva da tempo nella dependance del casolare di Letizia Girolami e del marito nonostante il rapporto con la figlia della coppia, che vive in Spagna, si fosse interrotto. La lite con la ex suocera sarebbe arrivata l culmine di una serie di tensioni. L’omicidio in un campo vicino al cancello di casa dove Letizia coltivava iris e allevava pavoni.
L’uomo, difeso dall’avvocato Fiorella Bennati, è apparso confuso e provato, la scarsa conoscenza dell’italiano ha reso necessaria la ricerca di un interprete e dunque l’udienza è stata ripresa alle 12.30. Alla presenza dell’interprete il 37enne, come riferito dal legale, è stato colto da una crisi nervosa che ha concluso l’interrogatorio. Il gup Stefano Cascone si è riservato la decisione su convalida e misura cautelare ritirandosi in camera di consiglio.
L’uomo avrebbe confessato ieri agli inquirenti l’omicidio dell’ex suocera Letizia Girolami.
L’omicidio si è verificato nelle campagne di Foiano della Chiana (Arezzo). Stando a quanto emerge l’uomo, ex fidanzato della figlia di Girolami, soggiornava a casa della vittima e del marito in attesa di una sistemazione. DIl 37enne avrebbe usato un bastone trovato sul posto per colpire.
La svolta nelle indagini, che sono proseguite per tutta la notte, dopo il fermo e l’interrogatorio dell’uomo. Letizia Girolami, 72 anni, è stata trovata senza vita in un campo a Foiano della Chiana (Arezzo) con una vistosa ferita alla testa. La donna, psicoterapeuta e psicologa spirituale, risiedeva da trent’anni in un casolare di Foiano della Chiana con il marito coetaneo, un pittore di origine canadese.
Le indagini sono partite dopo il ritrovamento del cadavere di Girolami intorno all’una della notte tra sabato e domenica. Ieri sera i carabinieri che conducono le indagini coordinati dal pm Laura Masiello, hanno ascoltato il marito, che per primo aveva dato l’allarme telefonando alla figlia, residente all’estero la quale poi aveva chiamato il 112 e alcuni conoscenti.
Letizia Girolami era conosciuta per la sua professione, donna definita solare e aperta da tutti, era tornata a Foiano per vivere nel casolare del padre. L’ipotesi più probabile è quella dell’omicidio, praticamente ormai quasi scartata la caduta accidentale, anche perché nella zona non ci sono oggetti compatibili con la ferita rilevata sulla testa della donna. Sarà un’autopsia a chiarire le cause della morte. Ieri sera intanto è arrivata Foiano della Chiana, nella caserma dei carabinieri, la procuratrice capo di Arezzo GianFederica Dito per seguire personalmente da vicino le indagini.