La lotta allo sfruttamento lavorativo segna un altro punto nella pianura che da Firenze conduce a Pistoia passando da Prato: terra di manifattura e distretti, terra di rivendicazioni di dignità che passano in questo frangente dalle lotte degli operai stranieri. I settantanove lavoratori pakistani che lavorano in due ditte cinesi di Quarrata, che da oggi hanno un contratto a tempo indeterminato, raggiungono un accordo dopo soli – si fa per dire – 10 giorni di sciopero.
QUARRATA (Pistoia) Ancora un passo avanti nei diritti dei lavoratori. Settantanove operai pakistani hanno da oggi un contratto a tempo indeterminato. È il risultato dell’accordo raggiunto fra i lavoratori in protesta e sciopero da 10 giorni e le due aziende collegate alla Vot International – Toscan Sofa e New Sofa, tutte condotte da imprenditori cinesi – che erano state protagoniste a Quarrata di un braccio di ferro sui diritti e le condizioni di lavoro dei loro dipendenti.
Dopo una trattativa e una lotta-presidio è stato sottoscritto un accordo in tempi insolitamente brevi, un’intesa che introduce garanzie e una migliore retribuzione per questi operai. La vicenda aveva avuto un’eco mediatica il giorno dopo che Tahla, un operaio pakistano di 22 anni, aveva denunciato di esser stato preso a bastonate con l’accusa di essersi rivolto al sindacato.
La sigla chiamata in causa è – come ormai accade regolarmente da anni quando si parla di sfruttamento dei lavoratori nel distretto – quella dei Sudd Cobas. Che commenta così il risultato ottenuto: “Si passa dalle dodici ore per sei giorni alla settimana alle otto ore per cinque giorni, con un accordo che garantisce un salario superiore a quello precedente”.
L’accordo raggiunto non si limita a riconoscere agli operai “il minimo” del Contratto nazionale, ma condizioni migliorative tra cui un passaggio automatico di livello che garantirà un aumento di circa 100 euro lordi per tutti, buoni pasto e pagamento della malattia al 100% fin dal primo giorno. “È la riprova che lo sciopero e la solidarietà – continuano il Sudd Cobas – sono la migliore cura contro la piaga dello sfruttamento che affligge la piana dalla provincia di Firenze fino a quella di Pistoia”.
La soddisfazione è condivisa, aspetto non banale, anche da uno dei principali sindacati confederali. Davide Chiappinelli, segretario generale Fillea CGIL Prato – Pistoia, ha infatti salutato la notizia con parole di grande soddisfazione.
Entrambe le aziende collegate direttamente a quelle che hanno garantito contratti regolari salutano con favore la transizione. Vot International Srl “mostra gratitudine verso gli imprenditori per l’impegno preso a tutela di tutti i lavoratori e di tutte le altre imprese impegnate nel comparto industriale del mobile”.
Infine l’intervento di Mondo Convenienza: “L’azienda esprime la propria soddisfazione per il buon esito degli incontri tra i vertici del proprio fornitore, Vot, e i rappresentanti sindacali, culminati in una soluzione condivisa che garantirà condizioni ancora più favorevoli per i lavoratori dell’appaltatore della stessa Vot”.
NELL’AUDIO il servizio di Giorgio Bernardini