Dal 5 fino al 10 dicembre al Cinema La Compagnia torna il River To River festival, 6 giorni di cinema, ma anche eventi collaterali, tra i quali un talk con lo scrittore Perumal Murugan, cooking show di cucina indiana e una mostra fotografica sulla comunitĂ transgender bengalese alla Beast Gallery. Tra i temi di questa edizione lâidentitĂ di genere, lâambientalismo, il ruolo della donna nella societĂ tra tradizione e tensione al futuro.
Al via a Firenze il 24° River to River Florence Indian Film Festival: dal 5 al 10 dicembre al cinema La Compagnia (Via Camillo Cavour 50/R) e in altri spazi della cittĂ Â lâunica manifestazione in Italia interamente dedicata alla cinematografia e alla cultura del subcontinente indiano, con la direzione di Selvaggia Velo, in collaborazione e con il patrocinio dellâAmbasciata dellâIndia, sotto l’egida di Fondazione Sistema Toscana nellâambito del programma 50 Giorni di Cinema a Firenze â parte del Progetto Triennale Cinema, sostenuto dal Ministero del Turismo e delle istituzioni locali e realizzato grazie al Protocollo dâIntesa tra Comune di Firenze, Regione Toscana e Fondazione Sistema Toscana, Fondazione CR Firenze, Camera di Commercio. Con il contributo di Regione Toscana, Comune di Firenze, Fondazione CR Firenze e Ministry for Information and Broadcasting.
 Oltre 20 le opere in programma â lungometraggi, corti, documentari e web series â di cui la metĂ firmate da registe donne. Da non perdere âLaapataa Ladiesâ, pellicola selezionata per rappresentare lâIndia nella corsa agli Oscar che sarĂ presentata per la prima volta in sala in Italia dalla regista Kiran Rao. Una satira tagliente che affronta con ironia la realtĂ Â della cultura patriarcale, con protagonista la superstar Nitanshi Goel (6/12 ore 20.30). Sul carpet anche il regista Vijay Krishna Acharya, autore di alcuni tra i film campioni di incassi nella storia del cinema indiano, a Firenze col nuovo lavoro âThe Great Indian Familyâ a cui sarĂ affidata in prima italiana lâapertura del festival. Un esplosivo comedy-drama interpretato dal divo Vicky Kaushal che, tra coreografie in puro stile Bollywood, affronta un tema centrale nellâIndia di oggi: le differenze tra popolazione hindu e musulmana (5/12 ore 20.30). A impreziosire questa edizione si aggiunge la presenza dellâastro nascente Babil Khan, figlio dellâiconico divo Irrfan Khan, al River per presentare la prima italiana del thriller âLogoutâ di cui è protagonista, firmato dal regista Amit Golani, sulla crescente dipendenza da device e le sue inquietanti conseguenze (7/12 ore 20.30).
 Tra i titoli da segnalare anche la prima europea di âEverybody Loves Sohrab Handaâ, irresistibile commedia in giallo dal cast all stars firmata dal guru del cinema indipendente Rajat Kapoor, che chiuderĂ il festival alla presenza dellâattore protagonista Vinay Pathak (10/12 ore 20.30). E poi la prima italiana dello sci-fi distopico âEnnennumâ, definito un perfetto âBlack Mirrorâ indiano dalla giuria del Neuchâtel International Fantastic Film Festival che gli ha aggiudicato il proprio riconoscimento, alla presenza della pluripremiata regista Shalini Ushadevi (8/12 ore 20.30). Spazio al cinema del reale con una selezione di doc tra cui âTowards Self-governanceâ di Virendra Prabhakar Valsangkar, sul remoto villaggio di Mendha-Lekha, dove la popolazione vive in equilibrio con la natura proteggendo la foresta (10/12 ore 17.00); e a fare da contrappunto ai lustrini dei Bollywood movies âP for Paparazziâ di Divya Hemant Kharnare (prima europea, 8/12 ore 15.00) e âDream Factoryâ di Aarushi Nigam (prima italiana, 6/12 ore 18.00), che osservano rispettivamente le vite dei cacciatori di celebritĂ e dei lavoratori dietro le quinte dellâindustria del cinema di Mumbai.
 Non solo cinema al River to River che questâanno presenta, per la prima volta in Italia il celebre scrittore Perumal Murugan, voce di punta della letteratura tamil, in collaborazione con libreria Brac. Autore di romanzi, poesie e saggi accolti con favore dal pubblico e dalla critica indiana, le sue opere – tradotte in molte lingue – hanno spesso incontrato la disapprovazione di gruppi religiosi e forze politiche. Murugan sarĂ al festival per un incontro tra letteratura e attualitĂ , in occasione della presentazione di âRogoâ (Utopia Editore), ultima opera tradotta nel nostro paese: dura cronaca del sistema delle caste che ancora oggi continua a influenzare la vita sociale, lavorativa ed economica in India, sebbene siano state bandite ufficialmente nel 1947 (10/12 ore 18.30).
 E poi gli omaggi. River to River dedica un tributo al maestro del cinema hindi Raj Kapoor, celebre come il Charlie Chaplin del cinema indiano, in avvicinamento al centenario della nascita. Considerato uno dei piĂš influenti rappresentanti della settima arte nel Subcontinente, acclamato da pubblico e critica, nel corso della carriera Kapoor è stato insignito di 3 National Film Awards, 11 Filmfare Awards e del Dadasaheb Phalke Award, il piĂš alto riconoscimento per il cinema conferito direttamente dal governo dellâIndia. Il festival onorerĂ la sua figura riportando sul grande schermo il suo capolavoro âAwaaraâ, presentato a Cannes nel 1953 (8/12 ore 17.00), e il documentario âRaj Kapoorâs Loni Tunesâ, uno spaccato sul mondo del grande regista narrato da Nadir Ahmed (8/12 ore 16.00). Altro anniversario importante è quello dei 30 anni dalla scomparsa dello storico delle religioni e orientalista francese Alain DaniĂŠlou. Per ricordarlo il festival propone una proiezione del documentario âAlain Danièlou-Il labirinto di una vitaâ, alla presenza del regista Riccardo Biadene (9/12 ore 18.30).
 Tra gli eventi collaterali la mostra âThe Shape of Selfâ, un racconto intimo e potente delle comunitĂ transgender e transessuali nei distretti urbani di Calcutta attraverso lâobiettivo dal fotografo Alessio Maximilian Schroder. Realizzata in collaborazione con fsm – Fondazione Studio Marangoni e B.east Gallery e ospitata presso questâultima (via di Mezzo 40/a), lâesposizione corona il progetto intrapreso da Schroder nel 2014, anno in cui la Corte Suprema indiana ha riconosciuto ufficialmente il terzo genere. Al centro dellâobiettivo persone appartenenti a diversi contesti sociali, caste e generazioni. Attivisti e attiviste, attrici, negozianti, modelle, avvocati, danzatrici, sex worker, truccatrici, dipendenti di grandi aziende, insegnanti, studentesse ritratti e ritratte con gli abiti che piĂš li rappresentano in luoghi legati alla storia personale di ciascuno e ciascuna tra tradizione, mutamenti sociali e lotta per affermare la propria identitĂ Â (vernissage il 5/12 ore 18.00, visitabile fino al 5 febbraio 2025).
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