Salgono a sei gli indagati per l’omicidio volontario di Maati Moubakir, il 17enne ucciso dopo la discoteca a Campi Bisenzio la mattina del 29 dicembre.
Come i primi due di cui si era appreso, anche i nuovi indagati sono tutti residenti a Campi e nati a Firenze e nella provincia. A tutti e sei, che hanno nominato difensori di fiducia, sono contestate le aggravanti dei futili motivi e della crudeltà.
La procura ha notificato anche a tutti loro l’informazione di garanzia per l’autopsia fissata il 10 gennaio, all’istituto di medicina legale di Firenze. L’esame potrà accertare anche se una o più armi abbiano colpito la vittima. La procura ha incaricato per l’autopsia la medico legale, Susanna Gamba, che ha 60 giorni per depositare la relazione.
L’arma del delitto non risulterebbe trovata. Sul 17enne Maati, arrivato a Campi da Certaldo con un gruppo di amici per partecipare alla serata per giovanissimi, un evento che ha richiamato adolescenti dall’intera provincia di Firenze, sono stati inferti più colpi dopo che aveva lasciato la discoteca. Poi è morto dissanguato in via Tintori dove l’ha trovato un passante la mattina presto. Per stabilire gli orari sono utilizzate le immagini disponibili. Chi lo ha aggredito non lo ha soccorso, una efferatezza che stimola gli inquirenti a inquadrare il movente per spiegare tanta ferocia.