Gio 9 Gen 2025
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ToscanaCronaca17enne ucciso a Campi Bisenzio, salgono a 6 gli indagati per omicidio

17enne ucciso a Campi Bisenzio, salgono a 6 gli indagati per omicidio

Salgono a sei gli indagati per l’omicidio volontario di Maati Moubakir, il 17enne ucciso dopo la discoteca a Campi Bisenzio la mattina del 29 dicembre.

Come i primi due di cui si era appreso, anche i nuovi indagati sono tutti residenti a Campi e nati a Firenze e nella provincia. A tutti e sei, che hanno nominato difensori di fiducia, sono contestate le aggravanti dei futili motivi e della crudeltà.

La procura ha notificato anche a tutti loro l’informazione di garanzia per l’autopsia fissata il 10 gennaio, all’istituto di medicina legale di Firenze. L’esame potrà accertare anche se una o più armi abbiano colpito la vittima. La procura ha incaricato per l’autopsia la medico legale, Susanna Gamba, che ha 60 giorni per depositare la relazione.

L’arma del delitto non risulterebbe trovata. Sul 17enne Maati, arrivato a Campi da Certaldo con un gruppo di amici per partecipare alla serata per giovanissimi, un evento che ha richiamato adolescenti dall’intera provincia di Firenze, sono stati inferti più colpi dopo che aveva lasciato la discoteca. Poi è morto dissanguato in via Tintori dove l’ha trovato un passante la mattina presto. Per stabilire gli orari sono utilizzate le immagini disponibili. Chi lo ha aggredito non lo ha soccorso, una efferatezza che stimola gli inquirenti a inquadrare il movente per spiegare tanta ferocia.

Maati Moubakir, ricostruisce la procura di Firenze, era stato rincorso nelle strade di Campi con mazze e coltelli, percosso con calci e anche con un casco da motociclista. Le coltellate, ricostruisce ancora la procura, lo hanno colpito alla schiena mentre scappava. Maati cercava rifugio sul bus che avrebbe dovuto portarlo a Firenze, ma uno degli indagati, 18enne, lo aveva afferrato per i capelli e per il collo mentre il 17enne saliva a bordo, e gli ha sferrato al torace le coltellate che hanno causato la morte immediata.
I sei indagati sono tutti italiani, maggiorenni tra i 18 e i 22 anni, nati a Firenze nella provincia tranne uno nato a Eboli (Salerno). Da quanto emerge sono tutti italiani di seconda generazione tranne il 18enne che ha raggiunto Maati alla fermata del bus sferrandogli le ultime coltellate mortali.