E’ di Samuele Landi, ex ad Eutelia, azienda di telefonia, telecomunicazioni e It che fece bancarotta nel 2010, uno dei cadaveri ripescati nel febbraio 2024 dalla guardia costiera nel mare degli Emirati Arabi a seguito di un naufragio.
La conferma è arrivata dagli accertamenti fatti svolgere dalla procura generale di Firenze, autopsia ed esame del Dna, come riferisce il Corriere di Arezzo e come conferma la stessa procura. Il manager, 59enne, riparato a Dubai nel 2010, era un latitante per la giustizia italiana, dopo la condanna in via definita a 8 anni per la bancarotta di Eutelia.
Gli accertamenti chiudono così il giallo sulla sorte di Landi, indicato tra le presunte vittime di un naufragio a seguito di una tempesta che aveva travolto la chiatta su cui l’imprenditore aretino viveva per sperimentare un progetto avveniristico di abitazioni galleggianti, off-shore, ancorate in mare aperto.
Le impronte digitali, secondo quanto emerso inizialmente dagli accertamenti della polizia guardacoste di Dubai comunicati alla famiglia, corrispondevano. Ora l’identificazione con il Dna.