Domenica 19 gennaio, alle ore 17.00, al Funaro l’anteprima in
musica e parole de Le parole di Hurbinek 2025: “Un racconto in jazz. Frammenti letterari da L’uomo invisibile di Ralph Ellison” Bolognesi, batteria. La rassegna curata da Massimo Bucciantini, realizzata da Fondazione Teatri di Pistoia, prosegue poi fino a lunedì 27 gennaio, a Pistoia, in vari luoghi della città al Funaro, al Piccolo Teatro Bolognini, a Palazzo de’ Rossi, nelle scuole della città, oltre alla libreria Lo Spazio.
Per l’anteprima, con l’uomo invisibile, il razzismo interpretato attraverso l’immaginario artistico afro-americano: Louis Armstrong, Duke Ellington, Charles Mingus, Gil Scott-Heron e Miles Davis, con Francesco Martinelli, storico della musica un quintetto composto da Silvia Bolognesi, basso e direzione, Noemi Fiorucci, voce, Attilio Sepe, sax alto, Emanuele Marsico, tromba e voce, Sergio Bolognesi, batteria. L’uomo invisibile – romanzo di esordio di Ralph Ellison – è considerato ancora oggi la più completa e profonda rappresentazione dell’esperienza africano-americana negli USA. E tuttavia il suo punto di vista si applica perfettamente alla condizione degli afrodiscendenti italiani e agli africani di recente immigrazione. Ellison, musicista lui stesso e appassionato di jazz, ha intessuto tutto il romanzo di musica, a partire dal prologo, articolato intorno a una visione generata dall’ascolto di Black and Blue di Louis Armstrong, brano caratterizzato dall’intenso “signifying”, una vera e propria creazione di significato che corre parallelamente al testo.
Al di là di precise citazioni, molti passaggi del prologo di Ellison possono essere
interpretati attraverso brani della tradizione musicale afro-americana. L’evento si
propone di illuminare il testo attraverso la musica e viceversa, per suggerire una più
consapevole lettura della musica della diaspora africana come commento alla pratica
di decolonizzazione della storia italiana e dell’attualità del nostro paese.
Per la parte musicale ci si è affidati a Silvia Bolognesi, contrabbassista e
compositrice senese affermata a livello internazionale. L’artista ha recentemente
prestato particolare attenzione al rapporto musica/testo con il progetto dedicato a Gil
Scott-Heron, trasmesso in diretta da RAI Radio Tre nel corso dell’ultimo festival
internazionale del Jazz di Torino.
La rassegna prosegue fino a lunedì 27 gennaio, a Pistoia, in vari luoghi della città al Funaro, al Piccolo Teatro Bolognini, a Palazzo de’ Rossi, nelle scuole della città,
oltre alla già citata libreria Lo Spazio. Le parole di Hurbinek, alla sua terza edizione,
è un progetto ideato e curato da Massimo Bucciantini, realizzato da Fondazione
Teatri di Pistoia, con il sostegno di Fondazione Caript, in collaborazione con
Fondazione Uniser Pistoia, con il patrocinio del Comune di Pistoia, della
Provincia di Pistoia e della Regione Toscana e con il contributo di Conad. Propone
lezioni civili, laboratori nelle scuole, spettacoli ed è un percorso culturale dedicato
al pensiero sull’Olocausto e alle sue vittime, costruito con l’idea di tenersi lontani da
commemorazioni rituali che rischiano di occultare invece che porre l’accento
sull’oggetto e il valore della memoria. Un’intensa settimana di eventi attorno al 27
gennaio, le “giornate della memoria” consentiranno di riflettere su una delle più
grandi tragedie della contemporaneità e di farlo insieme, in una comunità capace di
esercitare così il suo diritto alla conoscenza e al confronto. La parola chiave del
2025, quella che idealmente la rassegna fa pronunciare a Hurbinek, bambino simbolo
della Shoah, nato e morto a circa tre anni ad Auschwitz, che voce non ha mai avuto,
è razza. La prevendita dei biglietti per gli spettacoli de Le parole di Hurbinek (€ 6.00) sarà
aperta dall’11 gennaio. Molti degli eventi saranno a ingresso libero.
qui per il programma completo!