La legge sul fine vita arriva in Consiglio regionale. E’ inserita al primo punto dell’ordine del giorno della seduta di oggi pomeriggio la discussione sulla proposta di legge di iniziativa popolare sul suicidio medicalmente assistito, al centro da giorni di un acceso dibattito politico. In caso di approvazione, la Toscana sarebbe la prima ad accogliere la proposta di legge di iniziativa popolare depositata dall’Associazione Luca Coscioni in tutte le Regioni.
Chiara Brilli ne ha parlato questa mattina con Tommaso Ciuffoletti in Buttiamola in politica
E’ inserita al primo punto dell’ordine del giorno della prossima seduta del Consiglio regionale della Toscana la discussione sulla proposta di legge di iniziativa popolare sul suicidio medicalmente assistito, al centro da giorni di un acceso dibattito politico. In caso di approvazione, la Toscana sarebbe la prima ad accogliere la proposta di legge di iniziativa popolare depositata dall’Associazione Luca Coscioni in tutte le Regioni.
Prevista anche la prosecuzione dei lavori per l’intera giornata di martedì 11 febbraio. Durante la capigruppo, secondo quanto si apprende, il presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo ha respinto la richiesta del capogruppo di Forza Italia, Marco Stella, di procedere con il voto segreto ai sensi dell’articolo 118 comma 3 del regolamento che prevede tale modalità di votazione in caso di giudizio sulle persone. Come già anticipato stamattina, Mazzeo ha anche respinto l’istanza di richiesta, sempre di Stella, di un parere preventivo al collegio regionale di garanzia statutaria sostenendo che non ne sussistono le condizioni. Non è stata accolta nemmeno la richiesta del capogruppo Iv, Stefano Scaramelli, di rinviare la discussione sul fine vita. Sulla proposta di legge, tuttavia, resta in piedi la questione pregiudiziale di costituzionalità avanzata da Fi e che sarà discussa a inizio lavori d’aula.
“Mi auguro – spiega il presidente dell’Assemblea legislativa, Antonio Mazzeo – che possa esserci adesso in aula un dibattito approfondito, nel merito della proposta e rispettoso della sofferenza di tante persone. E continuo ad auspicare che, su una materia così delicata ed importante, possa prima o poi esprimersi anche il Parlamento a livello nazionale”. Il capogruppo del Pd, Vincenzo Ceccarelli, spiega di aver “accolto la proposta fatta dal presidente Mazzeo di iscrivere all’odg la pdl sul fine vita, nel rispetto delle norme che regolano le proposte di legge di iniziativa popolare”.