Venduta a oltre 5 milioni di euro una casa appartenuta alla famiglia di Bernardo Buontalenti, architetto alla corte dei Medici e inventore della crema fiorentina. L’acquirente sarebbe un cittadino inglese. Ne dà notizia Dreamer Real Estate.
Il lussuoso appartamento, 450 metri quadri e completamente restaurato nel 2016, fu la dimora in cui Buontalenti visse da giovane, lasciando un segno indelebile nella storia del Rinascimento italiano. Si trova nel cuore di Firenze, all’interno di un palazzo rinascimentale, a due minuti a piedi dal Duomo ed è l’immobile più costoso venduto nel centro storico nel 2024.
Ristrutturato dagli eredi, probabilmente agli inizi del Settecento su progetto di Pietro Giovannozzi, l’appartamento è passato in varie mani e all’inizio del XIX secolo furono aggiunte le decorazioni in stile neoclassico nel salone, con gli stucchi, le pitture a monocromo ispirate all’antico e, poco più tardi, i lacunari con putti, fiori e fanciulle danzanti. Tra gli elementi distintivi due affreschi attribuiti a Niccolò Lapi, raffiguranti momenti significativi della vita di Bernardo Buontalenti. Inoltre, durante l’ultima ristrutturazione è stato riportato alla luce un camino in pietra serena originale del 1600.
“Il segmento degli immobili storici di prestigio a Firenze dimostra una notevole vitalità e conferma un forte richiamo per gli acquirenti d’oltreconfine – osserva Filippo Busoni, managing director e socio fondatore di Dreamer Real Estate -. La compravendita della dimora storica della famiglia Buontalenti esemplifica quella categoria esclusiva che identifichiamo come ‘patrimonio d’eccellenza’: ben più di un semplice acquisto immobiliare, rappresenta l’acquisizione di un frammento tangibile della tradizione rinascimentale fiorentina”.
Il punto di vista immobiliare è chiaro e indubbiamente a segno positivo, molto meno invece confortante invece vedere e registrare come pezzi del patrimonio storico e culturale della città vengano progressivamente acquistati da ricchi possidenti stranieri in una Firenze sempre più ‘categoria esclusiva’ e sempre meno accessibile sul piano dell’abitabilità.