Altri 21.798 sono nelle graduatorie dei Comuni in attesa di assegnazione. Solo l’1,6% è occupato abusivamente (dato nazionale al 6,4%). Il 91,2% degli assegnatari degli alloggi è italiano, l’8,8% è straniero.
In Italia le dove le domande di alloggio popolare sono in tutto circa 650.000 (stime Federcasa), numero equivalente a quello degli alloggi già assegnati. L’Italia è uno dei Paesi europei con la più elevata percentuale di proprietari di casa (72,9% contro una media del 66,4%).
Sulla base dei dati forniti dalle undici Aziende pubbliche per la casa, in Toscana sono destinti all’edilizia residenziale pubblica 5.916 fabbricati, composti da 49.694 unità immobiliari, di cui 12.772 (il 25,7%) sono localizzati nel LODE di Firenze, 8.475 (17,1%) in quello di Livorno e 6.335 (12,7%) in quello pisano. Queste tre realtà da sole fanno il 55,5% del totale. Il rapporto sulla condizione abitativa in Toscana relativo ai dati del 2016 dice che nello scorso anno sono state realizzate o acquisite 245 nuove unità immobiliari, mentre 661 nuovi alloggi sono in costruzione.
Dei 47.384 nuclei familiari che vivono in case Erp, il 26,3% è composto da persone che vivono da sole, il 20,4% da nuclei con soggetti invalidi, il 2,4% da famiglie con figli disabili a carico. Il 91,2% degli assegnatari degli alloggi è italiano, l’8,8% è straniero.
Dei 931 assegnatari nel 2016, 681 sono stati tratti da graduatorie ordinarie, 82 da graduatorie speciali, 168 dalle graduatorie per l’emergenza abitativa. Il tasso annuo di soddisfazione delle domande del 3,1%. Il 35,9% degli alloggi è andato a famiglie straniere (33,3% da graduatoria ordinaria). Rispetto al 40,6% del 2015 si osserva un calo delle assegnazioni a famiglie straniere.
Tra gli assegnatari di alloggio popolare ci sono poi 9.890 nuclei morosi attivi da almeno sei mesi. E’ rimasto inevaso il 6,2% dei canoni di locazione e l’11,6% dei canoni da servizi nel periodo 2007-2016. I morosi sono oltre un quinto (il 20,9%) del totale dei 47.384 nuclei familiari presenti in alloggi Erp. Tra i morosi, con 3.592 nuclei è stato concordato un piano di rientro rateale, 1.639 sono seguiti dai servizi sociali, mentre per 1.016 sono in corso provvedimenti di sfratto. Si ricorda che il 29,9% degli incassi è destinato alla manutenzione degli alloggi.
Nel 2016 le richieste e le esecuzioni di sfratto sono cresciute del 3,7% (12.109 richieste, 3.431 esecuzioni), mentre i provvedimenti sono diminuiti del 14,18 % (4.613).
Gli sfratti in Toscana riguardano il 2,1% delle famiglie che vive in affitto e sono determinati nel 94,3% dei casi (contro una media nazionale dell’88,8%) da situazioni di morosità legate, soprattutto, alla perdita del lavoro o alla scadenza di contratti di lavoro a termine. Per prevenire o sanare tali situazioni Stato, Regione e Comuni utilizzano strumenti creati appositamente, come il ‘Contributo affitto’ o il ‘Fondo morosi incolpevoli’ regionale e nazionale.
Il Fondo sociale per l’affitto (L. 431/1998), statale, nel 2016 non è stato rifinanziato e dunque alla Toscana sono mancati 6,3 milioni di risorse statali, solo in parte compensati da un forte aumento delle risorse stanziate dalla Regione (passate dai 2 milioni di euro del 2015 ai 5 milioni del 2016). Anche le risorse stanziate dai Comuni hanno subito una contrazione nell’ultimo anno, passando da 6 a 5,4 milioni di euro.
In tutto il Fondo sociale per l’affitto nel 2016 è stato finanzaito con 10,4 milioni di euro, cui sono stati sommati anche 1,5 milioni di residui non utilizzati del Fondo morosità incolpevole dei Lode di Firenze e Grosseto.
Il numero delle richieste di contributo affitto è rimasto stabile rispetto al 2015 (21.426 in totale, -1% su base annua), ma la diminuzione delle risorse disponibili ha portato a soddisfare circa il 20% del fabbisogno, contro il 23% del 2015.
Il Fondo nazionale destinato agli inquilini morosi incolpevoli destinato ai Comuni capoluogo e ad alta tensione abitativa, ha destinato alla Toscana 5,3 milioni di euro per sanare la morosità incolpevole (dovuta. cioè, alla perdita improvvisa del lavoro, ad una sua drastica diminuzione o a malattia) oppure per favorire il passaggio ad una nuova abitazione dai canoni più contenuti. Il Fondo regionale per gli inquilini morosi incolpevoli, invece, invece, è destinato ai Comuni esclusi dal fondo nazionale e nel 2016 è stato finanziato con 1 milione di euro, cui si aggiungono i 3,1 milioni di euro residui delle precedenti annualità.
Per aumentare il numero degli alloggi Erp a disposizione delle Agenzie pubbliche per la casa sono stati programmati investimenti, tra i quali il più recente da parte della Regione Toscana a investire 100 milioni di euro (di cui 35 già assegnati) nel triennio 2017-2019.
A questi si affiancano le azioni previste dal Piano nazionale di edilizia abitativa (che in Toscana prevede la realizzazione di 179 alloggi Erp e 89 alloggi in locazione a canone sostenibile), gli interventi di cui alla LR 25/2011 (per
la realizzazione di 535 alloggi Erp) e ulteriori misure rivolte alla riqualificazione delle case popolari esistenti attraverso il recupero degli alloggi di risulta in attesa di manutenzione (ad esempio i circa 26 milioni di euro previsti dal Piano Casa, che con 4,38 milioni di euro finanzia interventi di non rilevante entità in 356 alloggi e con oltre 22 milioni di euro rende possibile la manutenzione straordinaria su 1.681 alloggi).
Per completare il quadro, il rapporto sula condizione abitativa in Toscana analiza anche il mercato privato della casa.
Nel 2016 ci sono state 35.960 transazioni, il miglior dato degli ultimi 5 anni (+20% per immobili residenziali), seppur ancora lontano dai dati pre-crisi. Il merito della ripresa è da imputare alla stabilità dei prezzi degli immobili e alla ripresa del mercato dei mutui, che supporta circa la metà degli acquisti. Il trend toscano risulta perfettamente allineato a quello nazionale dove, nell’ultimo anno, le transazioni sono cresciute del 18,9%.
La ripresa delle compravendite, con conseguente minore disponibilità di alloggi destinati all’affitto, non sembra aver avuto effetti sul mercato della locazione, nel quale si è avuto un generale abbassamento dei prezzi in tutte le zone.
Il Rapporto dunque mostra in Toscana mercato privato dell’abitazione a due velocità: ripresa nelle compravendite e stasi nelle locazioni.
dati relativi agli sfratti.
(fonte Uff.Stampa Regione Toscana)