Lun 23 Dic 2024
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ToscanaCronacaPolemica in Assemblea Regionale per mostra non autorizzata Fdi

Polemica in Assemblea Regionale per mostra non autorizzata Fdi

Botta e risposta tra il presidente dell’Assemblea toscana Eugenio Giani ed il capogruppo Fdi Giovanni Donzelli riguardo una mostra in cui vengono evidenziati i legami fra l’azienda della famiglia Renzi, Chil Post, e la finanziaria Fidi Toscana.

Fdi ha organizzato nelle proprie stanze del Consiglio regionale una mostra in cui vengono fatti emergere il mutuo contratto che l’azienda posseduta dalla famiglia Renzi, la Chil Post, avrebbe con la finanziaria Fidi Toscana. La mostra non ha ricevuto il via libera dal consiglio perchè ritenuta di carattere prettamente politico.

Fdi aveva l’autorizzazione per mantenere l’esposizione limitata all’interno dei quartieri del Consiglio regionale riservati al proprio partito, per illustrare ai giornalisti l’esposizione, in programma fino al 5 gennaio, Donzelli ha però tenuto una conferenza stampa spostando temporaneamente l’allestimento in un ampio spazio di passaggio vicino alle scale del secondo piano della sede del Consiglio.

L’iniziativa non è stata gradita dal presidente dell’Assemblea toscana Eugenio Giani che ha ripreso Donzelli mentre stava parlando con la stampa. Ne è nato così un botta e risposta tra i due. Donzelli ha comunque assicurato che terminata la conferenza avrebbe riportato i pannelli nella stanza del gruppo.  “Porterò la questione in presidenza e studieremo le relative sanzioni – ha annunciato Giani a margine -. E’ la prima volta che accade una cosa del genere”.

La mostra, intitolata “La denuncia di Fratelli d’Italia in Regione Toscana sui rapporti tra Fidi Toscana e l’azienda della famiglia Renzi”, documenta in 10 pannelli anche il mutuo concesso dalla Bcc di Pontassieve e firmato sia da Tiziano Renzi che da Marco Lotti, padre dell’attuale ministro dello Sport. Fatto per il quale Donzelli è stato querelato e rinviato a giudizio: la prima udienza del processo è fissata per il 14 maggio 2018. “Qualcuno ha dubitato sulla veridicità delle nostre denunce – sottolinea Donzelli -: da oggi i cittadini potranno verificare con i loro occhi ciò che è successo”.