Mar 5 Nov 2024
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ToscanaCronacaMafia cinese: Rossi, "Ministero lotti contro evasione"

Mafia cinese: Rossi, “Ministero lotti contro evasione”

La squadra mobile di Prato e lo Sco della polizia di Stato hanno catturato, a stamani, 25 dei 33 indagati colpiti dall’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip di Firenze Alessandro Moneti nell’inchiesta ”China Truck” contro la mafia cinese coordinata dalla Dda di Firenze. Altri otto sono tuttora ricercati e, secondo ipotesi della polizia, si dovrebbero trovare tutti in fuga all’estero. Saranno attivate collaborazioni con polizie straniere. Tra gli otto da portare in carcere, due sono considerati soggetti particolarmente pericolosi, già individuati nelle indagini come responsabili di aggressioni con armi bianche.

“E il ministero delle Finanze che aspetta a intervenire? Grande intervento della magistratura e delle forze di polizia contro la mafia cinese. Si aggiunge all’impegno delle procure e della Regione Toscana per la sicurezza nei luoghi di lavoro”. Lo afferma, in un post su Facebook, il presidente della Giunta regionale, Enrico Rossi, commentando l’inchiesta  che ha portato, ieri, all’arresto di 33 persone, fra le quali spicca Naizong Zhang accusato di essere il capo di una organizzazione criminale di stampo mafioso. “Sono la dimostrazione che quando si vuole si puo’ affermare la legalita’- prosegue Rossi-. Manca all’appello lo stato centrale sulla lotta all’evasione fiscale nel distretto cinese della moda, calcolata in centinaia di milioni di euro. Ci rivolgiamo al ministero delle Finanze: che si aspetta a intervenire con forza e determinazione?”.

“Ringraziamo gli inquirenti e le forze dell’ordine per il lavoro svolto”, “l’indagine dimostra che, come diciamo da tempo e abbiamo scritto nel Protocollo per il lavoro dignitoso e la legalità, siamo di fronte a un “sistema” di produzione illegale che investe nell’economia legale. E che come tale va affrontato”. Lo dichiara Massimiliano Brezzo, segretario della Filctem-Cgil di Prato. “Oggi – continua Brezzo – è palese che quanto lavorato a Prato non viene ”liberamente” trasportato. Siamo sicuri che venga ”liberamente” prodotto?”. “E siccome le indagini durano anni che non possiamo permetterci – conclude Brezzo – bisogna interrompere il flusso di denaro sporco impedendo da subito che si creino e si reinvestano ricchezze enormi sulla pelle di persone fatte lavorare e pagate in quel modo”.

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