Il leader M5S: “c’è un bando di gara per assegnare queste infrastrutture che da troppo è stato congelato. E’ il momento di portare a termine questa operazione, superando le resistenze e i veti incrociati che la stanno paralizzando.
“A Livorno, come in buona parte del resto d’Italia, il problema numero uno è il lavoro. Per questo è assolutamente inconcepibile che non si sfruttino tutte le possibilità esistenti per creare occupazione. Penso in particolare ai bacini di carenaggio, che una volta rimessi in funzione rappresenterebbero un’opportunità di lavoro per centinaia di riparatori navali. C’è un bando di gara per assegnare queste infrastrutture che da troppo è stato congelato. E’ il momento di portare a termine questa operazione, superando le resistenze e i veti incrociati che la stanno paralizzando. Non si può accettare che un’infrastruttura pubblica come questa, il secondo bacino di carenaggio più grande d’Europa, venga lasciato all’incuria più totale e rimanga inutilizzato mentre centinaia di persone rimangono senza lavoro”. Così il candidato premier del Movimento 5 stelle, Luigi Di Maio, al termine del pranzo di autofinanziamento con i sindaci toscani e gli attivisti di Livorno.
“In questa città – prosegue Di Maio – abbiamo l’esempio più lampante di come la speculazione immobiliare possa tagliare le gambe al lavoro e mettere in ginocchio centinaia di famiglie. A Livorno c’era una solida tradizione di riparazioni navali, concentrata nei Cantieri Orlando, che ora deve essere recuperata. Perché una cosa è certa: la speculazione edilizia non solo non crea posti di lavoro, ma finisce per indebolire un territorio già duramente provato, come quello livornese”.