Lun 23 Dic 2024
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Cultura & SpettacoloCinemaDavid Hockney al cinema Odeon di Firenze

David Hockney al cinema Odeon di Firenze

Martedì 30 (ore 21.00) e mercoledì 31 gennaio  (ore 18.45)  la vita e le opere di uno dei più importanti protagonisti dell’arte contemporanea. Al cinema Odeon di Firenze

Il film documentario racconta le due grandi mostre dedicate all’artista britannico David Hockney negli ultimi cinque anni dalla Royal Academy of Arts di Londra. Membro della Royal Academy dal 1991, David Hockney – uno degli artisti più famosi al mondo – ha un rapporto unico con l’istituzione, per i cui spazi realizza le due mostre ad hoc, trasformandole in due eventi spettacolari. Le sue esposizioni a Londra, Parigi, New York attraggono sempre un numero altissimo di visitatori e ora gli spettatori avranno modo di conoscere anche su grande schermo uno dei maestri del 21° secolo, l’artefice di opere iconiche come “A Bigger Splash” e “A Closer Grand Canyon”, ascoltando l’intervista all’artista a cura di Tim Marlow, Direttore Artistico della Royal Academy of Arts. Hockney avrà modo di raccontare il suo primo viaggio all’estero, in Egitto nel 1963, il dolore per la morte dell’amico Jonathan Silver e le tecniche innovative che sta abbracciando in questi anni, come disegni e video realizzati con l’iPad. Ad arricchire il percorso anche i pareri dei critici d’arte Martin Gayford e Jonathan Jones, e quelli di Edith Devaney (Senior Contemporary Curator della Royal Academy of Arts) che posò due volte per l’artista.

Tra i più noti ed affermati artisti contemporanei, Hockney diviene uno dei principali esponenti della Pop art anglosassone dall’inizio degli anni sessanta. Viaggia spesso per gli Stati Uniti, si trasferisce poi stabilmente in California. Fa dell’elemento figurativo il cardine della propria produzione artistica, che non si limita alla pittura. È infatti incisore, disegnatore e ritrattista, nonché fotografo ed autore di alcuni collage fotografici realizzati con le Polaroid.
Hockney è anche scenografo. Negli anni settanta realizza le scenografie de La carriera di un libertino per il Glyndebourne Festival Opera del 1974, e de Il flauto magico al Metropolitan Opera di New York nel 1978. Nel 1994 disegna i costumi della Turandot messa in scena alla San Francisco Opera.