Il Centro per le arti contemporanee Luigi Pecci di Prato ha inaugurato la prima mostra personale in Italia dell’artista inglese Mark Wallinger.
L’esposizione, che indaga il concetto dei confini e dell’identità attraverso numerose forme espressive – dal video alla pittura passando per le installazioni -, è stata presentata alla presenza dell’artista e della nuova direttrice del Centro, Cristiana Perrella.
Al museo sono esposte le opere più significative delle varie fasi della carriera di Ballinger. Il percorso inizia con ”Ecce Homo” (1999-2000), la prima scultura di arte contemporanea ad aver occupato il piedistallo storicamente vuoto di Trafalgar Square a Londra. Per la mostra al Pecci Wallinger ha anche realizzato appositamente un’opera: ”Pietre Prato”, istallazione in cui centinaia di sassi sono stati numerate a mano come esercizio di riflessione sulla mortalità e sulle liste degli scomparsi e degli ignoti.
“E’ la prima volta che le mie opere e le mie introspezioni vengono convogliate secondo questa chiave di lettura avvincente, che esplora e critica il concetto dei confini”, ha detto l’artista commentando l”allestimento. “Questo è un momento davvero emozionante per me – ha spiegato la direttrice Perrella al suo esordio pubblico al Pecci – ed è una incredibile coincidenza ritrovare qui Mark Wallinger al mio arrivo: con lui ho lavorato alla British school of Rome”.
La mostra, che chiuderà i battenti a giugno, ha ricevuto anche il battesimo della presidente della Fondazione per le arti contemporanee della Toscana Irene Sanesi e dell’assessore comunale di Prato alla cultura Simone Mangani: entrambi, partecipando alla conferenza stampa inaugurale, hanno espresso la loro soddisfazione per l’iniziativa.
Il servizio di Andrea Mì