La Squadra Mobile della Questura di Firenze ha eseguito un’ordinanzadi custodia cautelare in carcere, emessa dal Gip del Tribunale di Firenze su richiesta della Procura della Repubblica di Firenze nei confronti di un cittadino originario della provincia di Firenze, per una serie di episodi delittuosi avvenuti tra il dicembre 2013 ed il marzo 2016.
Le indagini della Sezione Reati Contro il Patrimonio della Squadra Mobile della
Questura di Firenze, coordinate dalla Procura della Repubblica di Firenze, hanno
consentito di raccogliere, per ciascuno degli episodi delittuosi contestati, una serie di
elementi che hanno fatto emergere le responsabilità del 55enne italiano.
L’analisi da parte degl investigatori dei reperti rinvenuti sui luoghi della rapina, dei tabulati telefonici e delle individuazioni fotografiche da parte dei testimoni ha consentito di attribuire al destinatario della misura restrittiva ben undici episodi delittuosi.
Le rapine consumate, commesse sia in sale slot o di scommesse (9) che in abitazione (1),
sono avvenute tutte tra Firenze, Sesto Fiorentino e Calenzano ed hanno fruttato, in denaro
contante, una cifra che sfiora i 68.000,00 €.
Secondo quanto accertato dagli investigatori, le modalità operative sono risultate essere
analoghe in tutti gli episodi contestati. Il rapinatore, infatti, agiva sempre armato di pistola o di coltello e sceglieva, di regola, l’orario di chiusura delle sale slot o delle sale scommesse per entrare in azione, prendendo di mira sistematicamente quelle a lui ben note in quanto da egli stesso frequentate.
Inoltre, per la rapina commessa a capodanno 2016, nella sala Snai di Calenzano, in via
Puccini, il 55enne fiorentino dovrà rispondere anche di sequestro di persona in quanto,
dopo essersi impossessato del denaro presente nella cassaforte, ha rinchiuso un
dipendente nel bagno dell’agenzia, chiudendo la porta a chiave.
Nella rapina in abitazione, invece, l’indagato ha finto di consegnare un pacco, accedendo
così all’appartamento in cui, minacciando con un coltello la anziana vittima e la sua
badante, si è fatto consegnare un orologio di valore e del denaro contenuto in una
cassaforte. Il destinatario della misura è ora a disposizione dell’Autorità giudiziaria, in regime di arresti domiciliari.