Lun 23 Dic 2024
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ToscanaCronacaOmicidio Ponte Vespucci: "volevo farla finita, sparato a caso"

Omicidio Ponte Vespucci: “volevo farla finita, sparato a caso”

Sarebbe uscito di casa con l’intenzione di suicidarsi finendo poi per sparare e uccidere a caso. E’ quanto emerge al momento sull’omicidio dell’uomo di colore avvenuto stamani a Firenze sul ponte Vespucci e per il quale è stato fermato un italiano 65enne. Nardella: “comunità mantenga calma”.

È un uomo di 54 anni, Idy Diene, di nazionalità senegalese, l’uomo ucciso a colpi di pistola questa mattina sul ponte Vespucci a Firenze. È quanto si apprende da fonti di polizia. L’uomo, in base a quanto ricostruito dagli investigatori, sarebbe stato un venditore ambulante irregolare. Sempre secondo quanto emerso al momento è stato raggiunto da più colpi di pistola all’altezza del torace. L’uomo fermato per l’omicidio è un italiano di 65 anni, Roberto Pirrone, incensurato: avrebbe sparato con una Beretta regolarmente detenuta. Pirrone sarebbe uscito di casa con l’intenzione di suicidarsi, pare per motivi economici, finendo poi per sparare e uccidere a caso.

Una ricostruzione che si baserebbe sulle prime dichiarazioni rese dal fermato alla polizia che esclude al momento moventi razziali.L’uomo, che non sarebbe lucido e alternerebbe momenti di pianto, avrebbe fatto riferimento alla volontà di suicidarsi per questioni economiche. Un biglietto di addio, indirizzato alla figlia, sarebbe stato anche ritrovato nella sua abitazione in Oltrarno, non lontano da ponte Vespucci. Uscito in strada però non avrebbe trovato il coraggio. Con l’idea di non gravare più sulla famiglia, sempre stando a quanto ha raccontato, avrebbe deciso di sparare per finire in carcere. Inizialmente avrebbe incrociato una famiglia con bambini, desistendo dalle sue intenzioni, poi l’uomo contro il quale ha sparato uccidendolo.

E’ stata una pattuglia dell’Esercito, formata da personale del 186/o reggimento paracadutisti Folgore e impiegata nell’operazione Strade sicure a Firenze, a individuare e bloccare l’uomo poi portato in questura dalla polizia per l’omicidio avvenuto in strada, sul ponte Vespucci a Firenze, non lontano dal consolato Usa. Lo riferisce una nota dell’Esercito. “Stamattina militari dell’Esercito impegnati nell’Operazione Strade Sicure nella città di Firenze hanno individuato e fermato un uomo armato dopo aver udito spari nei pressi del consolato Usa sul lungarno”, si legge nella nota. L’intervento della pattuglia dell’Esercito, “ha permesso il riconoscimento, il disarmo e il fermo di un connazionale, ritenuto primo indiziato del ferimento a colpi d’arma da fuoco di un uomo trovato a terra sul ponte Vespucci”.

“Invito tutta la comunità, che sta manifestando, a mantenere la calma e non travalicare le forme di espressione pubbliche del dolore”. Così il sindaco di Firenze Dario Nardella in merito all’omicidio del senegalese avvenuto oggi in città, esprimendo “grande dolore e solidarietà alla comunità senegalese”.

Il sindaco ha definito l’episodio “molto grave”, e spiegato che la vicenda “ha colpito moltissimo” la città: il “senegalese, immigrato regolare qui a Firenze, aveva come unica colpa di trovarsi per caso di passaggio sul ponte Vespucci”. Nardella ha auspicato che “si faccia presto chiarezza sulla dinamica dell’omicidio: confidiamo a tal fine nelle forze dell’ordine, e attendiamo con fiducia chiarimenti sulla vicenda”. Il sindaco ha spiegato di aver “sentito Minniti non appena saputa la notizia”, e di essere “in contatto con il questore”.