Accertamenti sono stati avviati dalla procura presso il tribunale dei minori di Firenze, che ha aperto un fascicolo, sulla vicenda di Lucca dove contro un docente dell’Itc ‘Carrara’, 64 anni, ci sono stati episodi di bullismo, violenza e minacce in classe.
I fatti sono stati ripresi con video, successivamente diffusi nella Rete. Secondo quanto emerge il fascicolo comprenderebbe la denuncia per lo studente che al professore di italiano e storia rivolge minacce intimandogli di “mettergli il 6”, e per gli altri studenti, almeno due, che in altri momenti hanno oltraggiato il professore, docente di italiano e storia. L’inchiesta si avvale degli accertamenti della polizia postale e della Digos di Lucca che sono anche mirati ad individuare chi in classe ha girato le immagini, probabilmente coi telefonini, e poi le ha condivise sul web.
Lo fa capire il professor Cesare Lazzari, preside dell’Itc ‘Carrara’ di Lucca, dopo gli episodi di ‘bullismo’ ai danni di un insegnante di italiano e storia di 64 anni, da parte di alcuni studenti. “Qualcuno perderà sicuramente l’anno ma non tutti anche perché la scuola deve rappresentare un’occasione di crescita e di recupero. Ovviamente ci saranno delle punizioni ma non va fatta di tutta un’erba un fascio. Con le famiglie abbiamo valutato di lasciare i ragazzi a casa per qualche giorno: bisognerà valutare la posizione dei singoli”. E’ in sintesi il pensiero del professor Cesare Lazzari, il preside dell’Itc ‘Carrara’ di Lucca, sotto i riflettori dopo gli episodi di ‘bullismo’ ai danni di un insegnante di italiano e storia di 64 anni, da parte di alcuni studenti che gli chiedono il ‘6’ dopo una verifica, gli svuotano sulla scrivania il cestino della carta, lo affrontano indossando un casco da motociclista. Il docente, domani, sarà impegnato con i suoi colleghi nel consiglio di classe: si discuterà dell’accaduto e delle sanzioni da prendere nei riguardi degli studenti.
Per quanto riguarda il video in cui si vede uno studente indossare il casco da moto in aula ed affrontare l’insegnante in modo provocatorio, quasi come se lo volesse colpire, per Lazzari “è un fatto grave, ma bisogna comprendere bene la psicologia del ragazzo. Devo anche capire come il professore ha percepito il contatto con il casco; non va dimenticato che stiamo parlando di minori. Sia ben chiaro, non voglio difendere né giustificare nessuno, anche in quel caso ci sarà una punizione esemplare, ma bisogna valutare bene. Certo è che quanto accaduto va contro la tradizione delle nostre buone pratiche”.
Intanto spunta un altro video: un ragazzo che indossa un casco da motociclista, si avvicina al professore e mima il gesto di prenderlo a testate, un altro studente che appoggia due cestini per la carta sulla cattedra. E poi una voce di sottofondo che dà del ‘buffone’ al docente mentre un compagno gli mette un giubbotto in testa. Il tutto tra ragazzi che ridono e si muovono tra i banchi. Anche questo video è stato postato sui social
“Con il professore ho parlato e ci riparlerò – ha proseguito il dirigente scolastico Cesare Lazzari -. Era sconvolto, ci sono ancora diverse cose da chiarire, compreso il contesto. Quella classe, già in passato, aveva dato qualche problema ma di rilevanza assai inferiore rispetto a ora. Si era trattato di piccoli episodi poi sanzionati, come nel caso del protagonista di uno dei video già allontanato per tre giorni tra le fine di febbraio e l’inizio dello scorso marzo. Sembra però che tali provvedimenti abbiano fatto da detonatore e siano stati presi come una sorta di sfida da parte di alcuni ragazzi”.
Il preside ci tiene a precisare che l’istituto conta oltre 500 alunni ed è noto nel territorio per la severità e la precisione del corpo docente. “Con quei ragazzi – ha continuato – stavamo lavorando per far sì che continuassero un percorso scolastico, stavamo tentando di convincerli a cercare un nuovo orientamento ma, con il loro gesto, sembra quasi abbiano cercato di farsi buttare fuori”.