Lo affermano il coordinatore nazionale della Uilm siderurgia, Guglielmo Gambardella, e il segretario della Uilm area nord Toscana Giacomo Saisi.
Nello stabilimento di Fornaci di Barga (Lucca) “Kme non aprirà nessuna procedura di mobilità. Nessun lavoratore sarà quindi licenziato e questa è per noi la notizia più importante emersa dal tavolo con l’azienda e i rappresentanti del Ministero dello sviluppo economico”. Lo affermano il coordinatore nazionale della Uilm siderurgia, Guglielmo Gambardella, e il segretario della Uilm area nord Toscana Giacomo Saisi, dopo l’incontro oggi al Mise.
“L’esito è stato tutto sommato positivo – sottolinea Saisi in una nota – almeno per quanto riguarda la salvaguardia dei posti di lavoro. Stiamo lavorando, inoltre, alla definizione degli strumenti da utilizzare come ammortizzatori sociali. Non è ancora certo, ma c’è la possibilità di trasformare i contratti di solidarietà in essere in cassa integrazione straordinaria in modo che dopo il 23 settembre, quando scadranno gli ammortizzatori sociali in essere, potremo chiedere una proroga di altri 12 mesi di Cigs. Le possibilità sono alte, come ha confermato il Ministero”. Confermati, si legge ancora, “anche i numeri degli esuberi, 90 per lo stabilimento di Fornaci di Barga, per i quali l’azienda chiederà aiuti a Roma”.
“Oggi abbiamo avuto un elemento di certezza fondamentale per gli ammortizzatori sociali allo stabilimento di Fornaci – osserva Gambardella -. Non è una soluzione di prospettiva ma ci consente di gestire almeno la prima fase iniziale per la realizzazione del piano di rilancio di Kme. Gli esuberi ci sono ma se saranno confermate le previsioni di mercato e l’incremento della produzione già da quest’anno sarà possibile riassorbire ben presto alcuni lavoratori, ridimensionando anche l’importo degli ammortizzatori”.