“Crescerà considerevolmente per l’Italia l’import di cannabis terapeutica dall’Olanda, il principale produttore europeo di questa sostanza. La ministra della Salute, Giulia Grillo – annuncia il dicastero di Lungotevere Ripa – ha scritto al ministro della Salute olandese, Hugo De Jonge, per chiedere l’invio di ulteriori 250 chilogrammi del prodotto, in aggiunta ai 450 kg già concordati sia per il 2018 che per il 2019. Oltre il 50% in più”, si precisa nella nota.
“Il quantitativo totale del medicinale importato dai Paesi Bassi sarà dunque di 700 kg per entrambi gli anni. In aggiunta alla produzione nostrana, in crescita, dell’Istituto chimico farmaceutico militare di Firenze e all’importazione dalla Germania”.
“Cerchiamo così di dare una rapida e concreta risposta alle richieste pressanti e legittime dei pazienti e dei loro familiari – dichiara Grillo – Questo è solo il primo passo di un percorso di attenzione che conto di rafforzare sempre di più nel tempo. Una somministrazione ”a singhiozzo” e discontinua di cannabis, come di qualsiasi altro medicinale – avverte infatti la ministra – mette a rischio i pazienti perché non garantisce i benefici che si ottengono solo grazie alla continuità terapeutica”.
“La cannabis terapeutica può essere prescritta solo dal medico ed è utilizzata principalmente nella terapia del dolore per gravi patologie quali la sclerosi multipla e le lesioni midollari, ma anche nella cura dei tumori per alleviare i sintomi causati dalla chemio e radioterapia”, ricorda il ministero, evidenziando che “nel nostro Paese la richiesta di cannabis a uso medico è in costante aumento, ma le associazioni dei pazienti segnalano da tempo i ritardi, i disservizi e una diffusa mancanza di scorte in farmacia”. E anche per questo – conclude Grillo – è inaccettabile che la sua distribuzione non sia garantita in modo uniforme e capillare in tutto il Paese”.