Un protocollo d’intesa firmato oggi a Palazzo Vecchio fra soprintendenza, Comune e Università di Firenze inserisce il corteo storico in un apposito progetto scientifico. L’intesa ha l’obiettivo di porlo al centro di interventi di catalogazione e inventariazione di tutta la documentazione cartacea, audiovisiva, dei costumi, degli eventi, e dei rituali con l’obiettivo di salvaguardarlo e valorizzarlo.
Il corteo storico della Repubblica fiorentina del calcio in costume diventa “patrimonio materiale e immateriale di Firenze” da studiare, valorizzare e tutelare in quanto bene di “particolare interesse culturale”.
L’intesa è stata sottoscritta dal soprintendente Andrea Pessina, dall’assessore alle tradizioni popolari Andrea Vannucci e dalla professoressa Dora Liscia del dipartimento di storia, archeologia, arte e spettacolo dell’ateneo di Firenze.
“La firma del protocollo è l’inizio di un percorso che ha come obiettivo il riconoscimento e la tutela del calcio storico, del corteo storico e delle tradizioni popolari fiorentine come patrimonio immateriale della città”, ha detto Vannucci.
“Oggi inauguriamo un capitolo nuovo nella storia della tutela – ha aggiunto Pessina – perché è la prima volta che la soprintendenza fiorentina avvia un vincolo di questo tipo su un patrimonio immateriale.
E’ un progetto pilota a livello nazionale ed è di fatto l’attuazione delle convenzioni di Parigi ratificate anche dal nostro paese dove accanto al cosiddetto patrimonio colto, di cui Firenze è ricchissima, è stato stabilito che meritavano di essere tutelate anche altri tipi di testimonianze che non sono tangibili ma che vanno conservate in quanto forti espressioni delle identità culturali delle comunità locali”.