“Il ministro Fontana sarà travolto dall’amore di tutte queste famiglie” dice Matteo Biffoni, primo cittadino di Prato rispondendo al ministro per la famiglia che in audizione al Parlamento ha dichiarato: “stop al riconoscimento dei figli di coppie dello stesso sesso nati all’estero grazie a pratiche vietate in Italia come la maternità surrogata”.
“L’interesse di un bambino, di qualunque bambino, è di essere amato incondizionatamente dai suoi genitori. La registrazione dei figli di coppie omosessuali è solo la certificazione di questo amore ed è nel totale interesse del bambino, non in contrasto. Le parole del ministro Fontana non sono condivisibili e voglio rassicurare i cittadini pratesi che il nostro Comune non si fermerà, continuerà a registrare i figli delle coppie gay come ha sempre fatto”. Il sindaco Matteo Biffoni chiarisce da subito quale sarà la condotta della città di Prato qualore il ministero “vietasse” le registrazioni dei figli di coppie omosessuali. “Le famiglie gay esistono e il ministro Fontana sarà travolto dall’amore di queste coppie e dei loro figli, non potrà mai far finta che non esistono”, ribadisce Biffoni.
L’assessore Benedetta Squittieri sottolinea: “Abbiamo già fatto registrazioni di figli di coppie omosessuali ogni volta che un nostro cittadino ne abbia fatta richiesta e continueremo su questa linea. Esiste un mondo vero, reale, fatto anche di famiglie arcobaleno. Il ministro Fontana smetta di ignorare questo mondo con affermazioni che lasciano allibiti. Questi bambini esistono e hanno il diritto alla bigenitorialità”.
Il ministro ascoltato dalla Commissione Affari sociali della Camera sulle linee programmatiche del suo dicastero. “Rilevo come l’attuale assetto del diritto di famiglia non possa non tenere in conto di cosa sta accadendo in questi ultimi mesi in materia di riconoscimento della genitorialità, ai fini dell’iscrizione dei registri dello stato civile di bambini concepiti all’estero da parte di coppie dello stesso sesso facendo ricorso a pratiche vietate dal nostro ordinamento e che tali dovrebbero rimanere”, ha detto Fontana , che già il giorno del giuramento del governo Conte aveva liquidato la questione dei figli delle coppie omogenitoriali affermando che secondo lui le famiglie arcobaleno “non esistono”.