Ieri due diversi incidenti: morti un portuale, al porto di Marina di Carrara (Massa Carrara) e un operaio folgorato mentre lavorava a un impianto elettrico a Monte San Savino (Arezzo), in localitĂ le Vertighe, accanto al santuario.
Fatalmente, entrambi gli ‘incidenti sul lavoro’ sono accaduti intorno alle 15.30. Alessandro Lorenzani, 39 anni, di Carrara, schiacciato dal carrello elevatore guidato da un collega, è morto sul colpo. Il secondo, di 33 anni, originario di Pescocostanzo, in provincia dell’Aquila, che stava cambiando un palo della luce insieme a due colleghi, è stato rianimato sul posto e trasportato in gravissime condizioni all’ospedale Le Scotte di Siena. Qui il suo cuore ha cessato di battere, qualche ora dopo, nonostante gli sforzi dei sanitari.
Gli inquirenti sono al lavoro per capire  le cause dei due incidenti
Al porto di Marina di Carrara, la polizia di frontiera, che sta indagando insieme alla Capitaneria di porto, ha giĂ sequestrato su ordine del magistrato di turno il filmato della videosorveglianza dello scalo marittimo. Secondo una prima ricostruzione, in un porto considerato tra i piĂą sicuri al mondo (l’ultimo morto sui moli risaliva a 21 anni fa), il portuale era impegnato insieme ad altri colleghi nelle operazioni di carico di una nave arrivata dal Brasile e ormeggiata al molo di Levante. Il fork life, il carrello elevatore da 50 tonnellate adibito al sollevamento di container e carichi pesanti  sembra stesse procedendo a bassa velocitĂ : il conducente, che ha sentito solo un sobbalzo, quando è sceso e ha visto il collega ormai senza vita.Non si era accorto che sul piazzale della banchina, tra alcuni blocchi di marmo giĂ scaricati, si aggirava a piedi il 39enne che è stato travolto dal mezzo con le ruote anteriori. A quel punto avuto un malore ed è stato trasportato all’ospedale in stato di choc. Lorenzani era assunto regolarmente al Porto di Carrara dove aveva lavorato anche il padre. I sindacati hanno indetto uno sciopero per domani.
Saranno invece i carabinieri di Monte San Savino a chiarire le cause dell’incidente in cui ha perso la vita il 33enne abruzzese che, con molta probabilitĂ , è stato ‘sfiorato’ dai cavi dell’alta tensione del vecchio palo che con i colleghi doveva sostituire in un campo. I sanitari intervenuti subito sul posto erano riusciti a far ripartire il suo cuore andato in arresto cardiaco. Ma tutti gli sforzi sono risultati vani. L’uomo trasportato all’ospedale di Siena è deceduto senza riprendere conoscenza: i danni fatti al suo fisico dalla violenta scarica elettrica erano troppo gravi. L’assessore regionale al sociale, Stefania Saccardi ha sottolineato come “ogni volta, con piĂą sdegno e piĂą dolore, torniamo a dire che è inaccettabile morire di lavoro, sul lavoro. Per questo la sicurezza nei luoghi di lavoro è una prioritĂ assoluta per il presidente Enrico Rossi e la giunta toscana. E continueremo a lavorare e investire affinchĂ© simili episodi non si verifichino piĂą”.