Lun 23 Dic 2024
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ToscanaDirittiManager chiama forze dell'ordine, 'tre operai da licenziare'

Manager chiama forze dell’ordine, ‘tre operai da licenziare’

Ci sono state tensioni oggi nell’azienda fiorentina ‘Pietro Signorini e Figli’. Durante un’assemblea sindacale, il manager, un consulente esterno, è intervenuto chiedendo a 3 operai, in predicato di essere licenziati, di andarsene. Dopo il rifiuto dei 3 l’uomo si è rivolto alle forze dell’ordine che si sono schierati con gli operai e hanno fatto proseguire l’assemblea.

Il manager dell’azienda fa scoppiare tensioni oggi nella ‘Pietro Signorini e figli’, storica azienda del Fiorentino, a Campi Bisenzio che produce rubinetterie ed affini: durante le ferie la ditta aveva comunicato all’Ispettorato del Lavoro l’intenzione di procedere col licenziamento di tre lavoratori.

Oggi un manager della ditta è intervenuto per interrompere una riunione sindacale, fissata dai dipendenti al rientro dalle ferie per discutere del ritardo nel pagamento di stipendi, dove ha intimato ai tre, in predicato di essere licenziati, di andarsene. I tre si sono rifiutati di abbandonare l’assemblea.

Allora, per ritenersi più convincente, il manager, un consulente esterno della ditta, ha chiamato le forze dell’ordine. Ma gli agenti hanno chiarito che i lavoratori sono ancora oggi dipendenti dell’azienda e hanno lasciato che l’assemblea sindacale proseguisse.

La riunione doveva stabilire come proseguire la mobilitazione, che è in corso da mesi e che è anche dovuta ai ritardi nel pagamento degli stipendi. Alla fine è stato stabilito un pacchetto di ore di sciopero che partono oggi e proseguiranno nei prossimi giorni.

Andrea Vignozzi della Fiom Cgil di Firenze ha parlato di “provocazioni” e di “atteggiamento inaccettabile della Signorini. Non è pensabile che un dirigente intimi a dei lavoratori ancora in forza all’azienda di lasciare l’assemblea chiedendo poi l’intervento delle forze dell’ordine. Assemblea che peraltro doveva prendere decisioni su scelte aziendali che non condividiamo nel modo più assoluto”.

“Diciamo no ai licenziamenti”, ha concluso “e richiamiamo la Signorini agli impegni assunti con la Regione Toscana e secondo quanto concordato nei precedenti verbali d’incontro con la direzione aziendale”.