Sulla questione aeroporto il deputato ha affermato: “Assurdo che il ministro al Turismo voglia diminuire presenza dei turisti. Con il No della nuova Lega buttati 20 anni di programmi del centrodestra”
“Hanno gettato la maschera, il loro vero obiettivo è punire Firenze e i fiorentini bloccandone lo sviluppo e la modernizzazione infrastrutturale”così il deputato fiorentino Gabriele Toccafondi commenta lo stop annunciato dal ministro al Turismo Gian Marco Centinaio (in una intervista a Repubblica Firenze) alla nuova pista per l’aeroporto Vespucci. “Assurdo che il NO del Governo alla nuova pista e alla chiusura dell’attuale venga da un esponente del centrodestra. Questo significa buttare 20 anni di programmi e di battaglie del centrodestra fiorentino e toscano. Questo vuol dire che quello che era il centrodestra non c’è più ed esiste una destra guidata dalla nuova Lega che sa dire solo di No e anche in maniera arrogante chiudendo la bocca a chi dissente al suo interno ” dice il deputato fiorentino.
Per Toccafondi però l’aspetto “più assurdo” del No di Centinaio allo sviluppo di Peretola sta nella motivazione. “E’ incredibile che il ministro al Turismo si ponga come primo obiettivo quello di far diminuire i turisti. Ma come, ho una perla come Firenze ammirata in tutto il mondo e che tutto il mondo vorrebbe visitare almeno una volta nella propria vita e mi lamento? Che ministro del turismo può mai essere quel ministro che punta a far diminuire i turisti? Casomai dovrebbe pensare a come far allargare la domanda e quindi l’offerta turistica al resto della Toscana e dell’Italia proprio utilizzando Firenze come calamita aiutando la città e i fiorentini a realizzare le infrastrutture necessarie per mettere a frutto un volano di crescita come il turismo”.
“E’ evidente – conclude Toccafondi – che per il Governo Firenze è diventata una cavia da sperimentazione elettorale. Dato che a Palazzo Vecchio loro sono opposizione devono legarle mani e piedi, per poi provare ad andare a lucrare nella prossima campagna per le elezioni comunali. Da qui lo stop alle opere pubbliche, a cominciare dalla nuova pista di Peretola, lo stop ai finanziamenti già stanziati, ad esempio i 18 milioni del Piano Periferie, lo stop alle richieste di maggiore sicurezza, come per i 250 agenti che mancano a Carabinieri e Guardia di Finanza, ma che non vengono rimpiazzati”.