Firenze, si è svolto nell’Auditorium di palazzo del Pegaso Convegno “VII Giornata dei braccialetti, “I detenuti esistono ancora!” evento organizzato nel giorno della Festa della Toscana, evento organizzato da Consiglio regionale, Garante dei diritti dei detenuti, Camera penale di Firenze e Fondazione per la formazione forense dell’Ordine degli Avvocati di Firenze. Attenzione particolare durante il convegno la naturalmente avuto, la Casa Circondariale di Firenze – Sollicciano.
Antonella Tuoni, direttrice della struttura penitenziaria, ha evidenziato che nel carcere di Sollicciano “abbiamo 500 persone. C’è stato un calo, ma non ha inciso sul tasso di sovraffollamento, perché abbiamo tre sezioni chiuse per diversi cantieri, per il rifacimento dell’impianto termoidraulico, le coperture e le facciate e per l’efficientamento. Dovrebbero esserci in forza 566 poliziotti, ma ce ne sono 370″. Per quanto riguarda i detenuti, ha aggiunto Tuoni, “251 sono in esecuzione di pena” e, riguardo all’etnia, “quella maggiormente rappresentata è quella dell’area del Maghreb con 77 persone”.
Sugli episodi di autolesionismo la direttrice Tuoni ha spiegato che “abbiamo registrato 910 episodi concentrati su 20 persone, delle quali sette italiane”. Tuoni ritiene che per dire “meno carcere e più braccialetti, bisognerebbe parlare di territorio perché in Toscana le carceri accolgono le persone diseredate” e “bisognerebbe spostare l’attenzione sulle politiche del welfare: il carcere è la cartina di tornasole di quello che succede nella società”.
Don Vincenzo Russo, cappellano della casa circondariale di Sollicciano, ha offerto uno spaccato di vita del carcere ricordando con dati la presenza di “180 diagnosi psichiatriche, 220 tossicodipendenti, 34 episodi di violenza, 44 aggressioni, 16 tentati suicidi e cinque suicidi dal novembre 2021″.