Firenze – Nel palazzo Portinari Salviati sono state realizzate suite, appartamenti, un bistrot e il ristorante di Vito Mollica.
Un’operazione di valorizzazione culturale. Dopo oltre un decennio di abbandono e quattro anni di lavori per recuperare 12mila metri quadri d’interni, a cui hanno lavorato 300 persone, dal prossimo 15 aprile Ldc Group riaprirĂ al pubblico Palazzo Portinari Salviati a Firenze. Un edificio nel centro storico del capoluogo, voluto nella seconda metĂ del ‘400 dagli eredi di Folco Portinari, padre di Beatrice, la musa di Dante Alighieri.Â
L’intervento di restauro restituisce al pubblico spazi che conservano i cicli di affreschi dedicati all’Odissea e alle storie di Ercole, realizzati da Alessandro Allori e aiuti tra il 1574 e il 1576. Al piano terra del palazzo dal 15 aprile, poi, aprirĂ il ‘Salotto Portinari Bar & bistrot’; bisognerĂ invece attendere (entro il primo giugno) per poter vedere la Cappella Salviati, ancora in restauro, e la Corte degli Imperatori e sale attigue, dove è in allestimento il ristorante ‘Chic Nonna’, dello chef stellato Vito Mollica.
Recuperato anche il piano nobile con gli originali soffitti affrescati o a cassettoni che ospiterĂ una residenza d’epoca con 13 suite, arredate con pezzi d’antiquariato e opere d’arte acquistati in aste internazionali. Nella parte dell’edificio non caratterizzata da elementi storico-artistici sono stati realizzati appartamenti a uso residenziale.
“Ci siamo presi cura di questa preziosa testimonianza di storia e di cultura, consapevoli di esserne solo i custodi – ha detto Nelson Chang, amministratore delegato di Ldc Group -. Il recupero di questo palazzo è anzitutto un’operazione di valorizzazione culturale affinchĂ© il suo patrimonio possa essere conosciuto e apprezzato da tutti”.
“MetĂ del Palazzo Portinari – ha spiegato Marco Casarola general manager Italia di Ldc group – ha una destinazione puramente residenziale con 25 appartamenti di cui due terzi giĂ venduti a un mercato straniero e principalmente americano”.