Un migliaio da tutta Italia a Livorno, tra aspiranti maghetti e semplici curiosi, per partecipare al raduno nazionale dei fan di Harry Potter, organizzato dall’associazione Caput Draconis, che entra nel vivo: iniziato nel fine settimana proseguirà fino al 29 agosto.
Nello scenario delle due fortezze medicee della città, la Fortezza Vecchia e la Nuova di Livorno, i fan del celebre maghetto uscito dalla penna della scrittrice britannica Joanne Rowiling si sono dati appuntamento per rivivere le emozioni del mondo di Hogwarts e partecipare alle lezioni di scuola di magia. Tra lezioni di divinazione, cura delle creature magiche (con animali veri che hanno incantato anche i più piccoli) e incantesimi (anche qui con un mago professionista) si è svolta la prima parte del raduno anche dunque con momenti spettacolari dedicati ai bambini, e aspetti più prettamente ‘agonistici’ con le gare di Quidditch (lo sport che nel mondo di Potter si pratica a cavallo della scopa magica) nel pratone della Fortezza Nuova.
Da oggi con il trasferimento in Fortezza Vecchia si passerà invece alle lezioni dedicate ai più grandicelli, età media sui 25 anni, con lezioni di storia della ‘magia avanzata, ‘rune antiche’, ‘pozioni’ e ‘difesa contro le arti oscure’. Mercoledì poi, sempre in Fortezza Vecchia, la gara di scacchi magici e giovedì, giornata finale con esami dei partecipanti per passare al prossimo anno magico e premiazioni dei vincitori delle gare sportive e per la ‘Coppa delle Case’.
“Siamo molto soddisfatti di come sta andando la manifestazione – racconta Lia Pallone, una delle organizzatrici – in una cornice e in uno scenario qui a Livorno che è perfetto per noi. Oggi, per cominciare le nuove lezioni ci trasferiamo in Fortezza Vecchia a bordo del battello con il tour dei Fossi, i canali navigabili che attraversano tutto il centro storico, attraccando poi al molo del bastione mediceo che ricorda in qualche modo l’arrivo a Hogwarts. Chiederò alla guida di spiegare la storia di Livorno e del motto ‘Diversis gentibus una’ coniato sulla moneta livornese di metà 15/o secolo, molto azzeccato direi”