Si è svolta questa mattina a Lucca, per le celebrazioni del Giorno della memoria, la posa della prima pietra d’inciampo in ricordo di Elia Simoni. Simoni era un ex militare dell’aeronautica italiana, internato in un lager della Germania orientale dopo che si era rifiutato di arruolarsi nella Repubblica di Salò.
Fu poi liberato dai Russi e fece rientro presso la sua casa di Lucca, in via Pisana angolo via Guami, dove è stata posta oggi la pietra. Sulla pietra d’inciampo, delle dimensioni di un sampietrino, si legge: “Qui abitava Elia Simoni, nato nel 1919, internato militare, arrestato nel 1944, Liberato”. L’iniziativa, accolta dalla città di Lucca, è dell’artista tedesco Gunter Demnig e prevede la posa di altre pietre in luoghi dove hanno vissuto persone deportate nei campi di concentramento. “Una pietra di scandalo etico e morale – ha detto il sindaco Tambellini – Questo il senso della pietra di inciampo. Oggi vogliamo rimarcare lo scandalo di quanto accadde dal 1940 e soprattutto dopo l’8 settembre del ’43. Oggi purtroppo sulla storia della seconda guerra mondiale, della Shoah e del ventennio fascista abbiamo troppe istanze negazioniste. Queste sono idee che tendono a creare delle minoranze verso le quali innescare odio. Bisogna riflettere ed evitare di tornare sui passi del passato”.