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Cultura & SpettacoloArte"A più voci" Un dialogo con gli artisti intorno all'Alzheimer

“A più voci” Un dialogo con gli artisti intorno all’Alzheimer

‘A più Voci Un dialogo con gli artisti intorno all’Alzheimer.’ Quattro artiste raccontano la loro esperienza a Palazzo Strozzi. Sabato 1 febbraio ore 17 ad Officina Giovani

ESTUARIO project space, nell’ambito del programma STRARIPARE 2020, ospita, all’interno della sua sede nello spazio di Officina Giovani di Prato ((Piazza dei Macelli 4, Prato) un incontro con il gruppo di lavoro di Palazzo Strozzi e le artiste coinvolte in A più voci, il progetto della Fondazione Palazzo Strozzi dedicato alle persone con Alzheimer, ai loro familiari e agli operatori che se ne prendono cura. Il programma è a cura del Dipartimento Educazione della Fondazione e si svolge in collaborazione con educatori che lavorano in ambito geriatrico.

A più voci offre alle persone che vivono con la demenza la possibilità di continuare a far parte della vita culturale della comunità attraverso l’incontro con l’arte. Il programma fa parte dei programmi educativi di Palazzo Strozzi dal 2011, ed è aperto alle persone che vivono in famiglia così come a quelle ospitate dalle residenze sanitarie. Si sviluppa in cicli di incontri durante i quali le persone con demenza e i loro cari (professionali o familiari) sono invitati a osservare le opere d’arte esposte nelle mostre: facendo ricorso all’immaginazione e non alla memoria, alla fantasia e non alle capacità logico-cognitive, si valorizzano le capacità comunicative di ognuno.

Dal 2016 uno degli incontri di A più voci è dedicato a un’esperienza svolta in collaborazione con artisti: hanno preso parte al progetto. Sono nate esperienze che hanno unito le opere in mostra e le ricerche delle artiste e che hanno esplorato i linguaggi in modo sperimentale, coinvolgendo ogni persona in modo profondo e spesso inaspettato, sempre con la nalità di favorire le relazioni e con l’intenzione di vivere l’arte.

L’appuntamento a ESTUARIO sarà l’occasione per una conversazione con le educatrici e tutte le artiste coinvolte, due delle quali – Marina Arienzale e Virginia Zanetti – fanno infatti parte del gruppo ESTUARIO. L’incontro è pensato per ri ettere insieme sull’importanza e sulle potenzialità dell’arte nella costruzione di comunità inclusive, nel superamento di pregiudizi e nella costruzione di relazioni. Durante la serata saranno presentate le pubblicazioni relative al progetto. È da poco uscito il volume che racconta il progetto condotto da Marina Arienzale nel 2018, con la gra ca a cura di Dania Menafra, altro membro del gruppo Estuario. Ci è sembrata una bella coincidenza per portare nei nostri spazi queste esperienze.

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